
I lavoratori precari, o con contratto di lavoro a tempo determinato, sono considerati soggetti a elevato rischio di insolvenza. Per questa ragione le banche difficilmente prendono in considerazione le richieste di mutuo da parte di queste categorie a meno che non ci siano delle garanzie aggiuntive molto forti (come ad esempio un coobbligato o un garante). Ma se non si desidera “disturbare” nessun familiare (come ad esempio un genitore) per ricoprire un ruolo tutto sommato scomodo, quali sono le alternative?
Obblighi e condizioni per accedervi
Alcune banche si sono dimostrate più flessibili rispetto ad altre, per la concessione di mutui a precari, giovani imprenditori (che sono praticamente ad inizio attività con elevato rischio di “impresa), ed altre categorie difficilmente finanziabili. Ma anche qui bisogna valutare le condizioni che bisogna accettare come aperture di conto obbligatorie e stipula di costose polizze fideiussorie. Tutti “obblighi” che non sono assolutamente necessari se la banca è convenzionata con l’apposito fondo istituito per i giovani.
Da un’indagine di Altroconsumo è emerso che spesso le banche convenzionate ignorano l’impiego di questo fondo. Quindi rivolgersi a una banca convenzionata non assicura che si riescano ad ottenere delle buone condizioni o che si possa accedervi senza dover aggiungere garanzie su garanzie. Una difficoltà che si supera agevolmente se ci si rivolge all’Istituto di credito giusto, come ad esempio CheBanca. Oltre ad essere una banca molto solida, appartenente a un primario gruppo (Mediobanca) rientra tra quelle che sono più flessibili, e con un’offerta molto valida per convenienza e possibilità di scelta. Tra le 4 possibili scelte troviamo un prodotto che rimane tra i più interessanti del settore denominato Mutuo Risparmio, adatto a chiunque voglia poter aumentare la convenienza, collegando il mutuo a un proprio conto corrente o conto tascabile, oppure a quello di amici o parenti disponibili (fermo restando che chiunque continuerà ad utilizzare i propri soldi come e quando preferisce). In base alle giacenze la banca calcola uno conto sullo spread, che può portare realmente ad un ottimo risparmio.
Conto corrente obbligatorio? No ma a volte conviene
Con questo prodotto CheBanca ha reso inutile la polemica se sia giusto o no imporre l’apertura del conto per l’ottenimento di un mutuo. Non solo propone un conto corrente che non costa nulla, che permette anche di fare bonifici gratuiti e di avere un bancomat gratis con prelievi senza costi da usare in Italia e all’estero. Ma in più permette di tagliare lo spread “premiando” la presenza di liquidità senza che questa debba essere investita o vincolata. E così come richiedere un preventivo non costa nulla e non comporta alcun tipo di obbligo o impegno, allo stesso modo anche l’apertura del conto per provarlo, quasi come si trattasse di una versione “demo”, non ha costi. Se poi le caratteristiche non convincono dopo averlo provato, senza costi si potrà semplicemente provvedere alla sua chiusura.
Cosa fare?
In un periodo di tassi molto vantaggiosi sui mutui, ma di conti correnti che si stanno facendo un po’ più costosi per far quadrare i bilanci, il consiglio è quello semplicemente di provare. Basterà seguire tre semplici passaggi:
1- aprire il conto corrente online CheBanca
2- usufruire della consulenza senza impegno e senza vincoli di un consulente di CheBanca richiedendo un primo parere sulla fattibilità del mutuo e sulle condizioni che verranno praticate;
3-attendere qualche giorno che la risposta arrivi.
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