
La Cgia: “L’aumento dell’Iva? Penalizzerà soprattutto le famiglie meno abbienti”. Ad ottobre aumento dell’iVA. Allarme della Cgia
Ad ottobre aumento dell’iVA. Allarme della Cgia. Iva, aumento o no? Manca ancora all’appello la copertura per sospendere l’aumento dell’aliquota. Senza interventi, dal primo ottobre passerebbe dal 21 al 22%.
Secondo l’ufficio studi della Confcommercio, un possibile aumento dell’Iva dal 21 al 22% comporterebbe, un rincaro dei prezzi dello 0,3%/0,4%, con un calo dei consumi, una contrazione del reddito e, alla fine, una riduzione dell’occupazione che si attesterebbe sui 10.000 posti di lavoro.
Ma non solo. L‘aumento dell’Iva? Andrebbe a penalizzare soprattutto le famiglie meno abbienti. Questo è l’allarme lanciato dalla Cgia di Mestre
“Bisogna assolutamente trovare la copertura per evitare questo aumento”, dice Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre, “Non si possono penalizzare le famiglie ed in particolar modo quelle più in difficoltà. Nel 2012 la propensione al risparmio è scesa ai minimi storici. Se dal primo ottobre l’aliquota ordinaria del 21% salirà di un punto, subiremo un ulteriore contrazione dei consumi che peggiorerà ulteriormente il quadro economico generale. È vero che l’incremento dell’Iva costa 4,2 miliardi di euro all’anno, ma questi soldi vanno assolutamente trovati per non fiaccare la disponibilità economica delle famiglie e per non penalizzare ulteriormente la domanda interna”.
Le simulazioni realizzate dalla Cgia riguardano tre tipologie famigliari (single, lavoratore dipendente con moglie e un figlio a carico, lavoratore dipendente con moglie e 2 figli a carico).Stando a quanto pervenuto, “a seguito dell’aumento dell’aliquota Iva al 22 per cento, si è ipotizzata una propensione al risparmio nulla per la prima fascia di reddito, pari al 2,05% per il reddito annuo da 20.000 euro, del 4,1% per quella da 25.000 euro e dell’ 8,2% per le rimanenti fasce di reddito. In buona sostanza si è ipotizzato che a fronte dell’aumento dei prezzi di beni e servizi a ridurre le spese saranno principalmente le fasce di reddito medio-alte”
Nel frattempo, dal Governo, giungono delle prime rassicurazioni: «Faremo di tutto per congelare l’aumento fino alla fine dell’anno”, assicura il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, “Ma l’unica via d’uscita per evitarlo in via permanente è la ridefinizione delle aliquote Iva in tutto il paniere dei beni. Sono anni che se ne parla ma non si fa mai».
«Io lavoro per il governo che ha ottenuto la fiducia del Parlamento con 3 obiettivi da realizzare in 18 mesi», ha affermato il premier Letta. «A questo governo dò tutto, il sangue e l’impegno ma non è il governo per cui ho fatto la campagna elettorale…Farò di tutto per evitare l’aumento dell’Iva».
Lascia un commento