
Per chi possiede una seconda casa, magari che non usa frequentemente, il peso dell’Imu diventa più gravoso. Affittare la seconda casa: come fare
Affittare la seconda casa: come fare. L’unica soluzione sarebbe metterla in affitto. Ma come?
Innanzitutto, prima di mettersi alla ricerca di un inquilino, conviene fare un controllo preliminare dell’immobile, controllando la regolarità degli impianti, il regolare funzionamento delle apparecchiature esistenti, la qualità del mobilio messo a disposizione.
Una volta terminato, bisognerà farsi un po’ “di pubblicità”. In questo caso ci si potrebbe affidare a un Consulente Immobiliare, che vi dirà quali canali saranno più utili, tra cartello sull’immobile, annunci su riviste, annunci su siti internet e volantinaggio in zona sono le attività principali di marketing, oltre al richiamo di clienti con il giusto profilo per il vostro immobile. Se scegliete di operare da soli, avrete probabilmente un raggio di azione un po’ più limitato.
Tuttavia, nel momento in cui troverete un inquilino, bisognerà stipulare un contratto. Ce ne sono diverse tipologie:
– Il contratto “4+4” della durata di quattro anni, rinnovabile per altri quattro a un canone liberamente contrattato tra le parti.
-Il contratto a canone concordato che ha un prezzo prestabilito che varia di Comune in Comune in base agli accordi tra i sindacati inquilini e le associazioni di proprietari locali. La durata è di 3 anni più due anni di rinnovo automatico e il vantaggio per i proprietari consiste in una riduzione Irpef del 40,5% del canone imponibile in dichiarazione
–I contratti transitori durano da un minimo di un mese a un massimo di 18 mesi e il proprietario o l’inquilino devono documentare di avere una reale esigenza di affittare l’immobile per un periodo di tempo limitato.
-I contratti per studenti universitari, che vanno da 6 a 36 mesi.
La stesura di un contratto meglio farla fare da un professionista e non affidarsi ai moduli prestampati. Nel caso di immobili arredati, si consiglia di preparare un elenco preciso di tutto ciò che e’ a disposizione nella casa, da sottoscrivere al momento del contratto.
Si ricorda l’obbligo di registrazione per ogni contratto di durata superiore ai 30 giorni, da effettuare in modo tradizionale presso gli uffici dell’agenzia delle entrate oppure in modo telematico. Si consiglia, infine, la redazione del “verbale di consegna immobile”, ove saranno specificati e sottoscritti da entrambe le parti le condizioni degli infissi, dei mobili, delle apparecchiature, l’imbiancatura delle pareti, eventuali imperfezioni, la situazione della caldaia se presente, le letture dei contatori e il numero esatto delle chiavi consegnate. La cosa migliore e’ firmare questo modulo insieme al contratto.
Affittare la seconda casa: come fare – di Elisabetta Paladini
Se tutte le persone che creano siti wеb baԁaѕssero a offrire materiale interessante come il tuo internet sarеbbe certamente molto più frսibile.
Ti ringrazio