L’arredo country, è uno stile prettamente americano, ispirato principalmente ai vecchi film western e alle immense praterie del Texas, ma è anche un arredo molto ricercato e riprodotto in Italia, soprattutto per le cantine e le cucine rustiche.
Chi ha abbastanza spazio o possiede una casa a più piani potrebbe optare per creare un ambiente caldo e accogliente come il country, magari una piccola cantinetta può essere ristrutturata e rinnovata con pochi accorgimenti e consigli, il country potrebbe far parte della nostra vita, e dei bei momenti con gli amici.
Mobili country.
Magari per chi non vuole avere tutta la casa country (e la cosa è anche comprensibile) può optare per avere solo l’ambiente adibito all’ospitalità, alle cene, alle rimpatriate, e alle feste di famiglia. Cioè creare anche uno stacco consistente di arredo, se magari la cantina che si vuole arredare country, è preceduta da una scala a chiocciola che prepara alla visione dello stacco di arredamento, si potrebbe dunque pensare di avere una cucina molto moderna e poi al di sotto, tramite scala a chiocciola una cantina country per ospiti e amici, una cantina con un bel camino e dei bei tappeti dalle colorazioni calde, magari con un parquet scuro, i mobili in legno e travi in vista, mattoni in cotto, piatti decorati (meglio se in decoupage) in vista ecc…
Stile country
L’arredo country è principalmente uno stile povero, contadino, casereccio, per tale ragione si appresta a cantine e cucinotti rustici, ma questo non toglie spazio alla fantasia, infatti si può benissimo accostare e utilizzare per camere da letto e soggiorni e anche ai bagni.
Sono considerevoli anche gli esterni in stile country, come ingressi di campagna, capannoni del bestiame e casette rustiche che dal di fuori possono rispecchiare pienamente lo stile country.
Molto vicino e di facile accostamento allo stile country, in Italia, è la cascina o casale toscano, molto richiesto, per chi ama la vita di campagna, all’aria aperta e magari possiede capi di bestiame o terre da coltivare a vite e ulivo.
A cura di Stefania Saba
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