
Fassina: “Inevitabile l’aumento dell’Iva”. Ma Baretta promette: “Faremo di tutto per evitarlo”. Aumento dell’Iva, mancano le coperture
Aumento dell’Iva, mancano le coperture. E mentre c’è chi festeggia l’addio dell’Imu, ora si pensa a risolvere un altro problema. Manca all’appello infatti la copertura per sospendere l’aumento dell’Iva. Senza interventi, dal primo ottobre l’aliquota passerebbe dal 21 al 22%.
Stando al viceministro dell’Economia, Stefano Fassina, in un intervento sull’Huffington Post: “L’addio all’Imu, con la cancellazione per tutti di entrambe le rate dell’imposta, rende ormai «irrimediabile» l’aumento dell’Iva previsto per il primo ottobre”.
“In una fase così difficile – spiega il viceministro – dedicare un miliardo per eliminare l’Imu per meno del 10% degli immobili di maggior valore, ha sottratto preziose risorse a finanziare, ad esempio, il rinvio dell’aumento dell’Iva previsto, oramai irrimediabilmente grazie alla “vittoria” del Pdl sull’Imu, per il 1 ottobre. O per allentare il Patto di Stabilità Interno dei Comuni e rianimare i piccoli cantieri e l’attività di migliaia di imprese artigiane e relativi lavoratori”.
Chi non la pensa allo stesso modo è invece il sottosegretario all’economia, Pierpaolo Baretta: “Faremo di tutto per congelare l’aumento dell’Iva fino alla fine dell’anno. Per evitare in via permanente l’aumento dell’Iva bisogna mettere mano ad una rimodulazione delle aliquote di tutto il paniere dei beni su cui si applica l’imposta”.
Il sottosegretario ha anche detto che il governo sta lavorando alla definizione di interventi di spending review sui costi della macchina dello Stato, riordino delle agevolazioni fiscali e dei contributi alle imprese per “almeno 4 miliardi da definire con la legge di stabilità”.
Nel frattempo, si ricorda che un possibile aumento dell’Iva dal 21 al 22% comporterebbe, secondo l’ufficio studi della Confcommercio, un rincaro dei prezzi dello 0,3%/0,4%, con un calo dei consumi, una contrazione del reddito e, alla fine, una riduzione dell’occupazione che si attesterebbe sui 10.000 posti di lavoro.
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