
Come si prepara un bilancio preventivo all’interno di un condominio? Bilancio preventivo. Riforma del condominio 2013
Bilancio preventivo. Riforma del condominio 2013. Per poter rispondere a questa domanda dovremmo prendere in considerazione due casi.
Se l’amministratore è stata confermato conoscerà sicuramente il consuntivo della gestione precedente. Se quest’ultimo è rivelato attendibile, all’amministratore non resterà che riproporre le tipiche voci ordinarie incrementandole di poco ed includendo la voce percentuale “varie e imprevisti”, idonea ad affrontare eventuali aumenti nei costi o spese ordinarie imprevedibili
Se invece il bilancio preventivo dell’anno precedente non è risultato veritiero bisogna far riferimento alle relative voci del bilancio consuntivo che fotografano l’effettività delle spese erogate.
Nel caso in cui si tratta di un amministratore che subentra al posto di un altro, se la nomina avviene prima dell’approvazione del rendiconto annuale, dovrebbe già esistere il rendiconto preventivo del precedente amministratore. Se invece il nuovo amministratore viene nominato dopo l’approvazione del rendiconto, quello preventivo dovrà essere stilato in base a quello della gestione precedente.
Può accadere anche che non esistano elementi contabili su cui basare il preventivo. In questo caso bisognerà fare un elenco di tutte le voci di spesa prevedibili e stabilire quanto imputare a ogni singola voce.
Una volta che il bilancio sarà approvato dall’assemblea esso vincolerà l’amministratore, nel seno che lui non potrà superare, con le spese, la somma complessivamente stanziata.
In sede di convocazione dell’assemblea ordinarie è opportuno allegare alle lettere di convocazione, oltre al bilancio consuntivo e relativo riparto, anche quelle preventivo e relativo riparto.
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