Smaltimento dell’olio usato in cucina. L’olio che viene usato in cucina per friggere, è un rifiuto urbano alquanto particolare, soprattutto per la fine che fa dopo il suo utilizzo.
C’è chi lo butta nello scarico del WC o del lavandino, chi lo riutilizza solo una volta e chi lo riutilizza più volte (vedi i ristoranti!) e chi lo direttamente nell’immondizia o nella fogna comune.
Questi sono gesti, che inconsapevolmente portano all’inquinamento delle acque urbane e non solo, perché gli olii esausti o usati sono altamente dannosi perché non biodegradabili e non si sciolgono in acqua, ma oltretutto se è presente in eccesso, per esempio nei nostri mari, forma uno strato galleggiante che non permette ai raggi solari di penetrare e giungere alle alghe alle piante e ai vari animali presenti nelle nostre acque, creando non pochi problemi all’ambiente marino.
Inoltre bastano veramente pochissime quantità di olio usato disperso in acqua per non renderla più potabile, creando anche malfunzionamenti ai depuratori, che si intasano facilmente e non permettono più di dare la sicurezza di ottenere acque effettivamente potabili.
Di seguito un po’ di cifre che fanno riflettere: 750.000 (e più) le tonnellate di olio usato in cucina che è stato versato nelle reti fognarie solo l’anno scorso, ma tale valore tende a decrescere per via di campagne di informazione e servizi sempre più efficienti dei comuni. E inoltre occorre sapere che un litro di olio usato riesce ad inquinare 1.000.000 di litri di acqua.
La soluzione a tali problemi ci sono: esistono delle isole ecologiche in ogni città, che si occupano del riciclo o dello smaltimento di questo tipo di rifiuti, l’ideale sarebbe procurarsi un contenitore abbastanza capiente, e ogni volta che si finisce di friggere, occorrerebbe versate l’olio usato in tali contenitori, se più capienti è meglio ( dette “tanichette familiari”), per poi essere portati in questi centri di smaltimento e riutilizzo.
E’ utile sapere che anche alcuni distributori di benzina danno questo tipo di servizi, e anche qualche supermercato, il tutto gratuitamente, in tal modo essi ricevono materie prime che poi verranno riutilizzate dagli stessi per oli lubrificanti e altro. Non solo, dagli olii esausti oltre che produrre lubrificanti, si possono produrre anche carburanti e glicerina per cosmetici mediante opportuni trattamenti.
Gli accorgimenti che ognuno di noi deve fare sono davvero semplici per evitare questo tipo di inquinamento, che poi ci ritorna indietro come un boomerang, creandoci più problemi di quelli che ci possono sembrare. Un buon gesto fatto oggi ti ripagherà in futuro, sia per te, sia per chi verrà dopo ti te.
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