
Gazebo: storia, materiali, installazione. I gazebo sono delle strutture ausiliarie funzionali o di arredo per giardini o spazi comuni delle abitazioni e dei parchi. Questi nascono per garantire un riparo dal sole a persone e cose, ma anche come elemento di decoro ed arredo.
Per chi possiede un giardino o un terrazzo, il gazebo diventa un interessante elemento di arredo e di design; tant’è che in questo senso si è sviluppata nel tempo una vera e propria tendenza del settore volto alla ricercatezza delle componenti e pregio dei dettagli architettonici. Questo aspetto lo si vede a partire già dalle sue origini storiche.
Gazebo: la storia
I primi gazebo nascono nell’Inghilterra Vittoriana come elemento di arredo dei grandi parchi inglesi, in particolare per offrire ai nobili del tempo un rifugio esclusivo all’interno delle aree.
In questo senso il gazebo veniva ad essere un elemento architettonico elitario che contraddistingueva la nobiltà dalla comune massa e come tale in esso si concentravano tutta una serie di decorazioni e caratteri tipici della classe nobiliare del tempo.
Pian piano la sua diffusione si è allargata a tutti gli strati della popolazione, dalle applicazioni più rustiche e artigianali. Piccoli o più grandi i gazebo trovano spazio in ogni spazio aperto di città o nelle periferie. Nati come spazi pubblici, il loro impiego non impiega molto a diffondersi nella sfera privata e in quella commerciale. Da qui l’industrializzazione dei componenti e la commercializzazione di prefabbricati più o meno complessi.
Gazebo ai giorni nostri
Girando per le città, ma in generale ovunque, si vedono strutture di gazebo che vanno dalle più semplici alle più curiose ed elaborate. Anche la tecnologia dei materiali in questo senso si adatta a risolvere problemi statici legati alle più svariate esigenze funzionali ed architettoniche. Si possono vedere gazebo semplicissimi, quelli classici in legno a pianta quadrata con gli spioventi sui quattro lati della copertura, gazebo circolari, fino alle forme e le decorazioni più ricercate. Si assiste spesso alla minimizzazione delle strutture, ciò si ottiene ricorrendo a materiali più leggeri o addirittura alle tenso-strutture e le semplici vele in materiali plastici.
Gazebo: i materiali
Classici o moderni, i gazebo partono comunque da un presupposto comune: sono elementi da esterno. L’esposizione all’ambiente esterno e l’esigenza di resistere alle intemperie condizionano parecchio i materiali da impiegare nella loro realizzazione al fine di garantirne almeno una accettabile durabilità intrinseca.
Il materiale storicamente più utilizzato è il legno, che assieme al pregio estetico garantisce una interessante risposta alle sollecitazioni climatiche ( in particolar modo se trattato adeguatamente ). I legni più utilizzati, per la loro resistenza, sono il pino, l’abete e il tek. Grazie all’impiego di trattamenti superficiali atossici, impregnanti si possono prevenire muffe e deterioramenti superficiali. Ad ogni modo non si deve prescindere da una manutenzione programmata e specifica.
Oltre ai materiali naturali si possono utilizzare strutture metalliche ( acciaio, ferro battuto, alluminio ).
Per le coperture alle semplici tavole di legno si possono alternare o sostituire teli o elementi in vetro oppure cerati, plastificati o policarbonato.
Gazebo: guida per l’installazione
L’installazione di un gazebo all’interno di spazi pubblici o privati deve sottostare ad alcune norme, spesso si tratta solo di piccole formalità burocratiche.
Innanzitutto è bene partire dalla considerazione che qualsiasi gazebo deve essere robusto, anche se si tratta di strutture semplici è opportuno che ogni gazebo sia progettato per resistere alle principali sollecitazioni ( vento, carichi di calpestio, piccoli urti ), ciò si rende necessario al fine di garantire l’incolumità di coloro che lo utilizzano. A questo scopo si rimanda alle normative di calcolo specifiche per il materiale da costruzione impiegato per le strutture portanti.
Dal punto di vista delle autorizzazioni, qui la normativa risulta abbastanza specifica ma nel contempo molto elastica. In generale se si realizza la struttura sul suolo pubblico, anche si tratta di una struttura smontabile, occorre presentare una D.I.A. ( Dichiarazione di Inizio Attività ) al Comune di interesse. In alcuni casi potrebbe essere addirittura necessaria una concessione edilizia. Per non incorrere in spiacevoli sanzioni è bene informarsi preventivamente nel proprio Comune riguardo le specifiche burocratiche e le autorizzazioni da richiedere.
A parte ciò, spesso i Comuni sono abbastanza elastici e permissivi quando si tratta di gazebo amovibili, è bene non scordarsi alcune norme di comportamento. Se si installa un gazebo nello spazio comune di un’area condominiale occorre sottostare al regolamento Condominiale interno.
Molto spesso basta comunque rispettare le regole della buona educazione per essere sicuri di non recare danno ai vicini. E’ opportuno chiedere sempre l’autorizzazione ai vicini ed evitare di posizionare le strutture in modo da occultare il panorama ai vicini. In generale potrebbe valere la regola di rispettare la distanza limite di 10 m dalle superfici finestrate.
In ogni caso il gazebo deve essere scelto con cura ed adattarsi al prospetto dell’edificio per evitare alcuni obbrobri che spesso saltano agli occhi. Insomma, va bene la funzionalità, ma anche la bellezza del complesso non deve essere trascurata. Accostamenti di materiali e colori vanno opportunamente valutati, preferibilmente rivolgendosi a tecnici che sapranno ottimamente consigliarci.
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