In un camino la forma interna del focolare deve essere tale da facilitare al massimo lo scorrimento dei fumi prodotti dalla combustione.
Di fondamentale importanza è infatti il modo in cui l’aria attraversa il letto del combustibile; questo fenomeno è legato al rateo di combustione che a sua volta influenza la temperatura dei fumi, che è uno dei fattori connessi a un buon tiraggio.
Esistono diverse modalità di passaggio dell’aria comburente attraverso combustibile: se l’aria attraversa solo da sotto il combustibile, la quantità non sarà eccessiva, ma potrà essere facilmente regolabile grazie alla presenza di una valvola che regola i fumi in uscita.
Invece, in un camino aperto con una grata sollevata dal fondo, entrerà una maggiore quantità d’aria, ma sarà solo quella che passerà da sotto ad essere determinante. In questo caso però non sarà facile regolarne la quantità. Magari si potrebbe abbassare il limite superiore della bocca del camino o alzare la griglia per aumentare la quantità d’aria costretta a passare da sotto.
Se invece abbiamo a che fare con un camino aperto correttamente congeniato, i flussi d’aria e dei fumi della combustione tendono ad avere un andamento laminare: in questo caso, il flusso d’aria ambiente tenderà a spingere il fumo sulla parete di fondo e la pressione risulterà essere appena maggiore sopra il fuoco, riducendo i gas di combustione ad uno strato sottile. Cosa vuol dire tutto questo? Che il camino non si presenta come una fonte di riscaldamento consigliabile, in quanto il 75% del calore contenuto nei fumi salirà insieme a essi lungo la parete posteriore mentre la parete frontale tenderà ad essere raffreddata dal flusso di ventilazione.
Mentre, in un camino con la gola troppo ampia, la pressione del flusso d’aria di ventilazione tenderà a diminuire fino a mescolarsi con i gas di combustione che potrebbero invertire il flusso e provocare dagli sbuffi di fumo nell’ambiente. Tale fenomeno verrà accentuato soprattutto nel caso di una canna fumaria sovradimensionata.
Quindi, stando agli esperti, meglio se la forma del limite superiore della bocca del camino sia arrotondata.
Un altro aspetto che influenza negativamente il flusso dei fumi è la presenza della “camera di calma” o “camera dei fumi” che consiste in un considerevole allargamento della sezione orizzontale della gola. Questo infatti provoca dei vortici nei gas che, come se non bastasse, tendo a generare la formazione di fuliggine i un punto quasi irraggiungibile da pulire.
L’unico piccolo vantaggio è l’inclinazione in avanti della parete di fondo che tende a dare come risultato un minimo aumento dell’irraggiamento frontale. Purtroppo però l’inclinazione comporta anche dei problemi: avvicina il flusso dei gas di combustione alla bocca del camino e quindi al flusso d’aria di ventilazione con il pericolo che si formino vortici e ritorni di fumo. E ancora, una parte del flusso d’aria di ventilazione viene deviato verso il basso, produce dei vortici che raffreddano il letto di braci, così si abbassa il rateo di combustione, diminuisce la temperatura dei gas di combustione e si riduce il tiraggio.
Se invece il nostro camino riuscisse ad avere una corretta conformazione potrebbe a sua volta avere delle conseguenze sull’efficacia della combustione: per avere una combustione completa sono necessarie una quantità sufficiente d’ossigeno e una temperatura sufficientemente elevata.
La camera del fuoco del camino e il corretto passaggio d’aria – di Elisabetta Paladini
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