Nel redigere il progetto di un’abitazione i tecnici devono applicare tutta una serie di prescrizioni di normativa al fine di garantire i minimi standard di abitabilità degli ambienti, considerando spazi di movimento minimi, superfici di aerazione, dimensioni minime di corridoi e porte. Progetto casa: quali caratteristiche per l’approvazione.
Progetto casa: quali caratteristiche per l’approvazione. L’acquirente, soprattutto in caso di acquisto di abitazioni molto datate deve essere in grado di valutare la corrispondenza delle caratteristiche dell’abitazione con quelle prescritte dalla legge.
Le indicazioni su come realizzare le abitazioni variano da Comune a Comune, da ciascuno di essi viene messo a disposizione del cittadino un regolamento edilizio e un regolamento d’igiene, che contengono gli standard minimi che garantiscano ad ogni abitazione le caratteristiche di salubrità necessaria.
Quando si presenta un progetto in Comune per l’approvazione, questi dati devono essere ben visibili negli elaborati grafici e nella Relazione tecnica di ogni edificio.
In particolare, devono essere evidenziate le superfici e le volumetrie di progetto le quali devono corrispondere a quelle previste negli strumenti urbanistici, compresi gli esatti ingombri dell’edificio, sia in pianta che verticalmente.
Ogni alloggio deve essere provvisto almeno di un angolo cottura completo di cappa e sistemi di aerazione e di un servizio igienico.
Le superfici minime utili degli spazi di abitazione e di servizio non devono risultare inferiore ai seguenti valori:
– camera da letto mq 9;
– camera a due letti più armadio mq 14;
– cucina mq 5;
– soggiorno mq 14;
– studio mq 7;
– servizio igienico principale mq 3,5 ;
– secondo servizio igienico mq 2;
L’altezza media degli ambienti non deve essere inferiore a 2,70 m mentre in corrispondenza di disimpegni, locali di servizio tale altezza si riduce a 2,10 m. L’altezza per locali tecnici domestici può essere di 1,50m ma deve garantire comunque gli standard di sicurezza e aerazione previsti per gli impianti installati al suo interno.
La superficie delle finestre in generale deve essere progettata in rapporto 1/10 rispetto alla superficie calpestabile di ogni ambiente su cui insiste, ciò al fine di garantire la ventilazione naturale minima e l’illuminazione naturale.
Nei servizi igienici la ventilazione può anche essere forzata meccanicamente evitando la realizzazione di una parete finestrata e l’illuminazione essere di tipo artificiale.
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