Comfort, sostenibilità e prezzo pattuito sin dall’inizio: questi sono i vantaggi offerti dall’architettura delle case prefabbricate e in legno che, se un tempo venivano associate ai container e utilizzate in situazioni di emergenza, oggi sono delle soluzioni di design sempre più apprezzate.
Realizzate secondo una logica di serialità e standardizzazione, le case prefabbricate non sono tutte uguali come si potrebbe pensare.
Infatti, anche se vengono costruite in laboratorio con componenti uguali, possono essere assemblate, sul posto, in maniera differente dando vita a progetti unici e complessi.
Chi opta per una casa in legno o prefabbricata deve sapere che queste abitazioni non sono generalmente collegate ad una rete fognaria, di conseguenza è necessaria una fossa biologica (chiamata anche fossa settica) per l’eliminazione delle acque reflue. Ma vediamo meglio cos’è una fossa biologica e perché è importante intervenire con opere di manutenzione.
Cosa sono le fosse biologiche
Le fosse biologiche sono delle grosse vasche in calcestruzzo, statiche e interrate, dove le acque di scarto delle abitazioni si accumulano per essere smaltite in modo naturale, grazie all’azione di alcuni microrganismi che degradano le sostanze presenti nell’acqua.
In pratica svolgono le normali funzioni delle fognature in tutte quelle zone un cui queste infrastrutture non sono presenti.
Nelle fosse biologiche o settiche si accumulano infatti i rifiuti liquidi e solidi provenienti dal bagno e dalla cucina di un’abitazione prefabbricata o casa in legno.
La presenza di una botola nella parte superiore della fossa biologica permette le normali opere di ispezione e manutenzione. Al suo interno sono presenti due tubi, uno di mandata che riceve le acque nere e grigie e l’altro di uscita che porta invece l’acqua chiarificata verso l’esterno.
Queste particolari vasche vengono generalmente interrate ad almeno 1,20 metri di profondità e ad un metro di distanza delle fondazioni dell’abitazione, proprio al fine di permettere un’ispezione agevole in caso di intasamento oppure svuotamento.
Perché è importante intervenire con opere di manutenzione e cosa prevede l’attuale normativa in materia di fosse biologiche
Non c’è niente di peggio che una fossa biologica trascurata o, peggio ancora, mal funzionante in quanto provoca una serie di disgustose conseguenze legate al cattivo odore e al reflusso dei liquami attraverso gli scarichi dei servizi.
Non a caso l’attuale normativa in materia di fosse biologiche prevede che queste vengano svuotate almeno una volta l’anno, anche se in realtà è consigliabile intervenire ogni sei mesi circa.
Lo spurgo della fossa biologica è però un’operazione da far compiere a specialisti del settore. Per un servizio serio e professionale, con personale altamente qualificato e mezzi di ultima generazione si consiglia di consultare la pagina web Laspurghi.com.
Il processo di pulizia varia a seconda delle esigenze: potrebbe essere necessario un trattamento chimico, fisico o meccanico.
A seconda della situazione tecnici specializzati effettueranno l’intervento più adatto grazie all’ausilio di strumenti appositi. Autospurgo La Spurghi offre un servizio di vuotatura e pulizia delle fosse biologiche, disponibile 24 ore su 24, con copertura nelle province di Milano, Como, Bergamo, Lodi, Monza Brianza e Varese.
Come conservare al meglio una fossa biologica
Oltre alla pulizia periodica, per conservare al meglio una fossa biologica è necessario attenersi a poche e semplici regole come evitare di immettere negli scarichi dei corpi estranei, tra cui avanzi di olio e fazzoletti usa e getta. Non va poi superato il livello medio giornaliero di acqua altrimenti si rischia un sovraccarico.
Infine, si consiglia di effettuare una manutenzione periodica attraverso l’utilizzo di prodotti specifici ad azione igienizzante che aiutano a pulire gli scarichi e ad eliminare possibili sedimenti.
Seguendo piccoli accorgimenti e procedendo allo svuotamento almeno una volta l’anno, così come previsto dalla legge, le fosse biologiche possono mantenersi in ottimo stato anche per quarant’anni.
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