Umidità, usura, materiali scadenti e non a norma: sono tanti i motivi per ristrutturare una casa al mare.
Dopo tanti anni di “sfruttamento intensivo” durante le vacanze, può essere necessaria una ristrutturazione sia per mettere a norma il sistema elettrico, sia per sostituire placche e altro materiale ormai vecchio e malfunzionante.
Per evitare di spendere un capitale per una seconda casa, quale spesso è la casa al mare, potremmo scegliere il materiale elettrico di una volta, in porcellana, cotto o pietra lavica, per dare una nuova vita all’arredamento domestico e allo stesso tempo sostituire i vecchi materiali con materiali sicuri e integri.
Lo store di Punto Luce propone cavi, prolunghe e altri articoli dallo stile retrò, materiale economico e a norma, l’ideale se si vuole ristrutturare la casa al mare senza prosciugare il conto in banca. Vediamo qualche consiglio a proposito.
Ristrutturare con il materiale retrò: idee di stile
La semplicità e la sobrietà del materiale elettrico di una volta sono un’ottima base di partenza per cambiare punti luce, cavi, deviatori ormai logori.
I colori prediletti per le case al mare sono il bianco, il blu, il legno, più in generale le tonalità pastello: il bianco, per esempio, non assorbe ma riflette la luce del sole, rendendo più fresca e luminosa la casa.
In questo caso, scegliere porcellana bianca o pietra leccese può essere una buona idea per dare ancora più luce all’abitazione, oppure, si può “spezzare” usando il cotto trattato, un colore sobrio e sempre attuale, o la porcellana smaltata nera, se si vuole creare un effetto di contrasto netto ma comunque elegante.
La porcellana bianca, così come la nera, sono indicate anche se si vuole dare un aspetto vivace alla casa con il blu, il colore del mare, o l’azzurro, il colore del cielo.
Se invece si sceglie il legno, un materiale caldo, è bene abbinare materiali che si sposino, senza emergere, con il suo colore rassicurante: per esempio, pietra, porcellana bianca e noce.
La scelta del tipo di materiale elettrico dipende anche dall’arredamento, che dev’essere essenziale e pratico, visto i pochi mesi all’anno in cui si vive nella casa al mare: anche in questo caso, meglio scegliere la semplicità del bianco e la vivacità del blu, e adattare i materiali allo stile
L’impianto elettrico a norma, anche con i materiali di una volta
“Materiale elettrico di una volta” non significa affatto “materiale poco sicuro ” o “non a norma”. Al contrario, isolatori, passafili, prese, cavi, deviatori sono assolutamente in linea con quanto richiesto dalle norme. Spesso si ha la tentazione di trascurare l’impianto elettrico della casa al mare, ma è un errore: dev’essere tutto in regola per evitare problemi sia ai dispositivi elettrici che alla salute umana. Optare per materiale elettrico economico ma sicuro è la soluzione per avere un impianto come si deve e complementi d’arredo dal piacevole e stuzzicante stile vintage.
Ricordiamo che il progetto dell’impianto elettrico dev’essere redatto da un professionista, che rilascerà, a lavori ultimati, una dichiarazione di conformità alle norme.
Muffa e salmastro: come combatterli
Ristrutturare una casa al mare significa anche combattere la muffa e il salmastro, soprattutto se si è deciso di cambiare i componenti elettrici e gli arredi.
Dopo aver eliminato la muffa da ogni stanza, è importante riverniciare le stanze con una vernice in grado di resistere all’umidità: sono da bocciare le vernici di bassa qualità.
Il salmastro, invece, corrode le facciate delle case e i metalli: anche in questo caso è importante usare prodotti specifici contro questo fenomeno, oppure sostituire il metallo con il pvc, che non teme l’azione del salmastro.
Ricordiamoci di risolvere questi problemi non appena si presentano: rimandare renderà il problema più grave e il lavoro più faticoso.
ROBERTO dice
“Ricordiamo che il progetto dell’impianto elettrico dev’essere redatto da un professionista, che rilascerà, a lavori ultimati, una dichiarazione di conformità alle norme.”
FALSO: il progetto è redatto da un professionista o dal responsabile tecnico della ditta installatrice secondo la tipologia di impianto in conformità con quanto previsto dal decreto 37/08.
La dichiarazione di conformità è rilasciata dalla ditta che installa l’impianto rispettando il progetto.