La diagnosi energetica è una valutazione sistematica, documentata e periodica dell’efficienza dell’organizzazione del sistema di gestione del risparmio energetico. Diagnosi energetica: cos’è e come si esegue.
Diagnosi energetica: cos’è e come si esegue. E’ motivata da sintomi che mettono in allarme o da opportunità che spingono a fare un controllo adeguato, chiamando un esperto termotecnico che analizzi il fabbricato nel suo complesso e nelle sue singole parti, al fine di trovare una soluzione al problema.
La diagnosi energetica, contrariamente alla certificazione energetica, può essere eseguita da qualunque professionista iscritto in Albi o Collegi ed abilitato alla Progettazione di Edifici e/o Impianti, nell’ambito delle proprie competenze e sotto la sua responsabilità.
Non è richiesta quindi la Terzietà, ovvero la sua non partecipazione alle fasi di Progettazione e/o Direzione dei Lavori del Sistema Edificio Impianto oggetto di futuro intervento.
In genere una corretta diagnosi dovrebbe svolgersi in tre passaggi fondamentali:
-I Step: rilevamento dei consumi, per verificare se sono elevati o ragionevoli. In caso di impianti di solo riscaldamento basterà controllare le bollette; se invece è prodotta anche acqua calda sanitaria e di cottura, l’analisi andrà fatta distinguendo i consumi per ciascun servizio.
-II Step: ci si deve chiedere a cosa attribuire, caso per caso, i consumi elevati. Potrebbe trattarsi di carenze dell’impianto termico, di dispersioni termiche o mancanza di apporti termici gratuiti.
-III Step: individuare la terapia corretta o le possibili terapie. Esistono infatti diverse cure e ciascuna ha un proprio rapporto tra costi e benefici.
Il professionista che dovrà effettuare la diagnosi dovrà riuscire a presentare al committente un ventaglio di possibili soluzioni al problema. Quando sarà deciso come intervenire, sarà possibile procedere alla realizzazione degli interventi e richiedere a più imprese di partecipare alla gara, confrontando le loro offerte.
Se il committente è un condomino si dovrà prima procedere alla convocazione di due assemblee: la prima per approvare il tipo di intervento e incaricare un professionista; la seconda per accettare il migliore preventivo fornito dall’imprese.
Una buona serie di opere volte al risparmio energetico non è pianificabile solo basandosi sui benefici ottenibili nella riduzione dei consumi e nè solo sul rapporto costi-benefici. Un terzo fattore da prendere in considerazione è rappresentato dalla tempistica, cioè quali interventi devono essere fatti prima e quali dopo.
Se ad esempio in un condominio c’è una caldaia inefficiente, che tende a dar problemi a tutti i condomini, si dovranno affrontare 4 passaggi:
1-La termoregolazione: si regola la temperatura appartamento per appartamento e stanza per stanza;
2-La contabilizzazione: installazione di apparecchi che permettano di calcolare i consumi stanza per stanza;
3-L’isolamento per ridurre il fabbisogno di calore dell’edificio;
4-La sostituzione del generatore di calore.
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