L’energia geotermica, anche se utilizzata già a partire dai primi del ‘900, sta da poco trovando sempre maggiori consensi tra i privati, le imprese e i progettisti. Impianto geotermico.
Impianto geotermico. Il sempre maggior uso dell’energia geotermica è dovuto anche al costante aumento del costo delle energie tradizionali per riscaldamento e raffrescamento domestico.
Ma in cosa consiste l’energia geotermica?
Consiste nella produzione di calore naturale della terra alimentata da energia termica, per avere riscaldamento in inverno, raffrescamento in estate e acqua calda sanitaria tutto l’anno.
L’impianto geotermico trova impiego sia negli edifici di nuova costruzione, sia e soprattutto in caso di ristrutturazione di edifici già esistenti in quanto tale soluzione gode di detrazioni fiscali da parte dello Stato.
Nel caso, invece, di nuove costruzioni i costi possono essere abbattuti in considerazione del fatto che una parte dei macchinari necessari per la realizzazione dell’impianto sono già presenti sul cantiere; senza contare poi che un sistema geotermico permette di abbattere di molto le emissioni di CO2 rispetto ai tradizionali sistemi utilizzati per la produzione di acqua calda sanitaria e il condizionamento.
Possono essere realizzati diverse tipologie di impianto con metodologie differenti, anche se le tecniche di base rimangono comunque inalterate.
Si può decidere di realizzare un impianto per lo sfruttamento del calore del terreno o per lo sfruttamento delle falde e acque superficiali.
Impianto geotermico: sfruttamento del calore del terreno
In tal caso si sfrutta il calore sotterraneo in considerazione che a circa 20 m di profondità la temperatura è costante, compresa tra gli 8 e i 10°C , e non subisce variazioni. Il terreno in prossimità dell’edificio viene perforato con un diametro di circa 10-15 cm nel quale vengono installate delle sonde a circuito chiuso.
Le sonde a circuito chiuso possono essere:
– verticali: la sonda è introdotta ad una profondità che varia tra i 30 ai 100 m;
– orizzontali: le sonde vengono posizionate orizzontalmente ad una profondità di circa 2-3 m.
La profondità della perforazione varia a seconda del numero dei locali da scaldare e dal tipo di terreno. Una volta effettuata la perforazione, nel foro viene introdotto fino in profondità un tubo a “U” in polietilene e lo spazio vuoto adiacente riempito con una miscela che serve a assicurare un’elevata conducibilità termica tra il tubo e la parete di perforazione, nonché qualsiasi tipo di contaminazione del liquido interno con le falde presenti nel terreno.
Nel tubo a “U” viene introdotto del liquido che assorbire il calore del terreno portandolo in superficie verso una pompa di calore ed ottenendo, quindi, energia pulita.
Si va a creare in tal modo un circuito chiuso tra l’impianto e la casa all’interno del quale circolerà l’acqua; la pompa di calore consente di innalzare la temperatura fino a 40°C e il calore verrà diffuso nell’abitazione attraverso radiatori a bassa temperatura o tramite pavimentazioni radianti (a soffitto o a parete). Questa soluzione permette anche di ottenere il contrario, ossia il raffrescamento, sottraendo calore all’edificio e trasferendolo, tramite l’acqua contenuta nelle pavimentazioni, al terreno.
Impianto geotermico: sfruttamento delle falde e acque superficiali
Questo tipo di impianto sfrutta le acque delle falde o quelle di fiumi o laghi e è caratterizzato dal fatto che il fluido presente all’interno della sonda geotermica non è altro che l’acqua presente naturalmente nel terreno che viene dapprima sottratta per l’utilizzo poi restituita alla falda. Si parla in tal caso di impianto geotermico a circuito aperto.
Il vantaggio di questo tipo di impianto consiste nel fatto che l’acqua delle falde che si va ad utilizzare ha una temperatura quasi costante tutto l’anno (compresa tra i 9 e i 12°C), ma allo stesso tempo bisogna considerare i costi di questo impianto che sono di molto superiori rispetto a quelli con sonde verticali.
[…] primo caso, “con le pompe di calore e un impianto geotermico il raffrescamento può avvenire tramite uno scambiatore opzionale, così da cambiare calore tra il […]