Finanziamenti Fondo Kyoto per le energie rinnovabili. Pochi giorni fa è stato presentato dai ministri dell’ambiente, dello sviluppo economico, dal presidente della conferenza Stato-Regioni, nonché dal Presidente e dall’amministratore delegato della Cassa depositi e prestiti e dal Presidente dell’Abi ( Associazione bancaria Italiana), il Fondo Kyoto che permetterà, a partire dal prossimo 2 marzo 2012, di presentare domande per accedere al bando che mette a disposizione 600 milioni di euro per le energie rinnovabili.
Ma andiamo per ordine.
Presso la Cassa depositi e prestiti è istituito, ai sensi della Legge Finanziaria 2007, un fondo rotativo, finalmente sbloccato, di circa 600 milioni di euro, per finanziare varie misure volte alla riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra, in attuazione a quanto previsto dal Protocollo di Kyoto.
Potranno presentare le domande per accedere al bando privati cittadini, condomìni, imprese, fondazioni, soggetti pubblici, a partire dal 2 marzo prossimo fino al 14 luglio 2012. Il finanziamento in questione viene erogato ad un tasso agevolato dello 0,5% e riguarderà, a livello regionale, interventi su installazioni di impianti a micro-trigenerazione diffusa (elettricità-calore-freddo), instllazioni di impianti da fonti rinnovabili e risparmio energetico; a livello nazionale, il finanziamento riguarderà la sostituzione di motori elettrici industriali, avviare ricerche in tecnologie innovative e provvedere alla gestione forestale sostenibile.
Le domande per accedere ai finanziamenti del Fondo Kyoto possono essere compilate solo online, collegandosi al sito web della Cassa depositi e prestiti.
Inoltre, sullo stesso sito si troveranno tutte le indicazioni necessarie sulla procedura, sulle caratteristiche del finanziamento, la modulistica occorrente, nonché un’utile guida alla compilazione della domanda.
Se chi ha presentato la domanda ottiene il finanziamento, dovrà recarsi presso uno sportello di una delle banche aderenti alla convenzione ABI- CDP per completare il procedimento e firmare il relativo contratto.
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