Rilevatore di gas. In tema di sicurezza per le possibili fughe di gas
Rilevatore di gas. Prima di preoccuparsi dell’installazione e manutenzione di un rivelatore di gas, di fondamentale importanza è assicurarsi della sicurezza degli impianti e la loro corretta installazione. Il rivelatore, infatti, è indispensabile per alzare il grado della sicurezza ma non per determinarla.
Cos’è il rivelatore di gas?
Il rivelatore, unito a un elettrovalvola, segnala l’anomala concentrazione di gas all’interno di una stanza e, mentre dà l’allarme, fa scattare l’elettrovalvola chiudendone il passaggio. In commercio ne esistono anche di tipi che si limitano a dare l’allarme.
Ogni apparecchio è calibrato per rilevare un solo tipo di gas, che potrebbe essere il metano, il butano, il monossido di carbonio.
Come mi avverte il rilevatore di gas?
Il rivelatore, per legge, ha tre luci: la verde, la gialla, la rossa.
Con la verde indica che l’apparecchio è in funzione, ma questo non vuol dire che funziona.
Con la gialla indica che l’apparecchio non è funzionante. Questo potrebbe derivare da un guasto dell’apparecchio stesso oppure da fattori temporanei, come una eccessiva umidità.
Con la rossa si indica una anomala concentrazione di gas nell’ambiente. In questo caso lancia l’allarme e, se è collegato ad una elettrovalvola, ne blocca il passaggio.
Dove si installa il rilevatore di gas?
L’installazione dell’apparecchio è sconsigliata ad una lontananza superiore ai quattro metri da dove è possibile il verificarsi della fuga. Inoltre sono da evitare le zone umide, come potrebbe essere sopra ai fornelli. Per ciò che riguarda l’altezza, tutto dipende dal tipo di combustibile che si usa. Usando il metano, più leggero dell’aria, il rivelatore è da installare in alto, vicino al soffitto. Per il butano, più pesante dell’aria, a circa 25 centimetri da terra. Comunque, leggete sempre le istruzioni del fabbricante.
Posso installare da solo il rilevatore di gas?
Solo se si tratta di un rivelatore la cui funzione è unicamente quella di segnalare acusticamente e visivamente la perdita. Se invece è collegato a un elettrovalvola, è un lavoro che richiede la competenza di un tecnico.
Come faccio a sapere se funziona il rilevatore di gas?
Ogni rivelatore ha un apposito tasto “test”. Il test del rivelatore, comunque, non prova la capacità dell’apparecchio di rilevare il gas, ma il corretto funzionamento della parte elettrica. La capacità di rilevare il gas la potete testare, salvo diverse indicazioni del produttore, facendo fuoriuscire da un accendino il gas, senza accenderlo. Se entro una quarantina di secondi il rivelatore non lancia l’allarme, consultate il tecnico.
Si possono verificare dei malfunzionamenti nel rilevatore di gas?
Si. È un apparecchio che è in funzione 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno. Con il tempo potrebbe capitare che la sua sensibilità ai gas nell’aria aumenti o diminuisca. Quindi potrebbe provocare dei falsi allarmi o rilevare la fuoriuscita di gas in ritardo. La cosa peggiore che potrebbe capitare è che il proprietario si abitui ai falsi allarmi dell’apparecchiatura e non ne dia peso nel momento della segnalazione. Conviene cambiare l’apparecchiatura ogni cinque anni.
Nel caso di allarme del rilevatore di gas, cosa faccio?
Anche se si dispone di un elettrovalvola, chiudere comunque il gas.
Non toccare assolutamente nessun interruttore, sia per spegnere che per accendere.
Aprire immediatamente tutte le porte e le finestre.
Non utilizzate telefoni all’interno del locale, nemmeno il cellulare. Telefonate all’azienda del gas una volta fuori dall’abitazione.
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