In genere, durante il periodo estivo, ll rischio di furti incrementa sempre di più. Approfittando dell’assenza delle persone in villeggiatura, le abitazioni vengono svaligiate. E non solo quelle in periferia: i ladri agiscono anche nei palazzi nelle piazze centrali.
In quest’ultimo caso, paradossalmente, a volte è più semplice entrare indisturbati, approfittando della presenza nel palazzo di uffici per cui il portone viene aperto spesso per l’ingresso di clienti. I ladri preferiscono salire fino agli ultimi piani per il minore via vaa di inquilini.
E spesso riescono ad aprire anche le porte blindate, utilizzando delle carte magnetiche. In periferia, le modalità possono cambiare, soprattutto quando vengono prese di mira le palazzine di uno o al massimo due piani. I ladri più agili, infatti, si arrampicano ed entrano dalle finestre lasciate aperte -e questo anche quando in casa c’è qualcuno-. Le casseforti, poi, a volte vengono portate via, altre aperte con la fiamma ossidrica o con un piede di porco.
Ma come ci si potrebbe difendere da tutto questo? Stando agli esperti, come la dott.ssa Eliana Martella, vicequestore aggiunto di Lecce, la prima regola è: se la porta di casa è blindata, dare sempre almeno due mandate, altrimenti -utilizzando le schede magnetiche- per i ladri sarà un gioco da ragazzi riuscire ad entrare. E poi curare, soprattutto in estate, la manutenzione degli impianti di allarme o di videosorveglianza che spesso, pur essendoci, non sono perfettamente funzionanti.
Anche Confedilizia ricorda alcune regole per prevenire furti ed intrusioni di terzi. Ad esempio, in caso di viaggi, gli esperti si raccomandano di non pubblicizzare troppo le assenze, come nella segreteria telefonica o peggio sui social network; e magari di lasciare le chiavi di casa ad un parente o ad un amico fidato, che possa passare di tanto in tanto a ritirare la posta e i giornali.
Per stare più tranquilli, oltre a un impianto antifurto, con telecamere e quant’altro, si potrebbe stipulare un contratto di vigilanza con una società privata, pattuendo anche il servizio di teleallarme, con intervento diretto dei “vigilantes”.
Inoltre, come consigliato da Confedilizia, per proteggere gli oggetti più rari e preziosi (quali, opere d’arte, libri o collezioni rare, gioielli antichi, quadri ecc.), si potrebbe darli in prestito (comodato) per mostre temporanee a Musei, Gallerie d’arte ecc.: in questo modo, si eviterebbe di lasciare tali valori nella propria abitazione.
Attenzione anche ai nuovi nemici della sicurezza delle nostre case: le piante rampicanti, i tubi di scarico o quelli del gas. Il motivo? Perché ormai i ladri sono anche acrobati. La loro tecnica è oramai nota: utilizzano corde da arrampicata e si servono della pianta o del tubo per entrare, con agilità tutta circense, nelle case (anche quelle site nei piani più alti), passando – se necessario – in piccoli spazi ed agendo soprattutto di giorno, intorno all’ora di pranzo, con la complicità di un palo. Se proprio, d’estate, si desidera lasciare una o più finestre aperte, allora è bene – per evitare queste intrusioni – tenere le persiane chiuse con appositi chiavistelli.
A parte i ladri acrobati, come afferma Confedilizia, “bisogna anche stare attenti alle nuove truffe che i ladri tradizionali hanno inventato: una, consiste nel provocare un guasto all’impianto elettrico o a quello telefonico e poi presentarsi, previa telefonata, alla porta dell’abitazione, fingendosi tecnici arrivati a riparare il danno e – nel frattempo – per rubare tutto il rubabile. Altra invenzione truffaldina è quella di contattare la persona che ha appena perso il portafogli (o il portadocumenti) – quando, addirittura, non gli è stato sottratto – per avvertirla di averlo ritrovato ed evitarle così di fare tutte le denunce del caso (carta bancomat, in ispecie). Nel frattempo, il “benefattore” ha il tempo di svuotare il conto”.
Estate e furti in casa: consigli per prevenirli – Elisabetta Paladini
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