Molto spesso nei locali commerciali ma anche nelle comuni residenze si devono installare delle apparecchiature elettriche integrate in un mobile. Impianto elettrico casa. Apparecchiature elettriche integrate nei mobili.
Impianto elettrico casa. Apparecchiature elettriche integrate nei mobili. Queste apparecchiature fanno si che il mobile, dal punto di vista della sicurezza sua intrinseca, vada trattato in modo particolare.Le caratteristiche costruttive degli impianti elettrici nei mobili sono trattate nella norma CEI 64-11 “Impianti elettrici nei mobili”.
Le prescrizioni della norma CEI 64-11 si applicano oltre che ai mobili per ufficio anche a pannelli scorrevoli, a tramezzi o pareti attrezzate non facenti parte della strutture edilizia, banchi attrezzati a sportelli box ed arredi vari nei quali siano installati componenti elettrici e apparecchi utilizzatori quali: condutture, prese a spina, interruttori, apparecchi di illuminazione, etc…
I mobili elettrificati in fabbrica sono soggetti al regime del marchio di qualità e possono essere dotati del marchio IMQ.
I mobili elettrificati costruiti in fabbrica devono riportare in targa il nome del costruttore, il marchio ed il numero di riferimento del modello o tipo con le indicazioni per il corretto utilizzo.
Inoltre il mobile dovrà essere corredato di un foglio di istruzione per l’installazione ed il collegamento dello scema elettrico se questo non è evidente.
Impianto elettrico casa: normativa e sicurezza
Le apparecchiature elettriche devono essere idonee a questo tipo di installazione. Le prese devono essere di tipo fisso ed è consigliabile che siano contenute in apposite scatole.
L’asse di inserzione della spina deve risultare ad un’altezza dal piano di calpestio di almeno 7 cm per le prese di energia e di 12 cm per le prese telefoniche.
Le prese installate in modo che l’asse di inserzione della spina formi un angolo maggiore di 30° (verso l’alto) rispetto all’asse orizzontale, devono avere un coperchietto addizionale di chiusura che assicuri un grado di protezione almeno IP4X.
I cavi devono avere sezione minima 1,5 mm2, essere del tipo non propagante l’incendio e installati in modo da non essere danneggiati da spigoli vivi o da parti soggette a movimento (si possono eventualmente usare manicotti di protezione).
La piegatura dei cavi deve essere effettuata con raggi di curvatura non inferiori a quelli minimi indicati dalle tabelle CEI-UNEL relative a ciascun tipo di cavo.
Giunzioni o derivazioni sui conduttori devono essere eseguite esclusivamente in cassette con appositi morsetti. Non sono ammesse giunzioni eseguite con attorcigliamento dei conduttori o con saldature. Le connessioni si possono anche eseguire direttamente sui morsetti degli apparecchi, purchè abbiano dimensioni sufficienti per ricevere la sezione totale dei conduttori senza ridurne la sezione.
Le protezione contro i contatti diretti può essere realizzata utilizzando la struttura del mobile; occorre in tal caso che sia assicurato un grado di protezione almeno IPXXC (le parti in tensione non devono essere accessibili ad un filo di diametro 2,5 mm e lungo 100mm).
La protezione contro i contatti indiretti può essere assicurata:
– da componenti e apparecchi utilizzatori in classe II (isolamento doppio o rinforzato); oppure
– collegando le masse, compreso il polo di terra delle prese a spina, ad un conduttore di protezione.
Lascia un commento