
Quando si pensa a una pompa di calore si potrebbe far riferimento a qualcosa di ecologico e magico. La pompa di calore: convenienza e tipologie.
La pompa di calore: convenienza e tipologie. Ecologico perché la pompa sfrutta il calore dell’ambiente del posto in cui si trova: ossia l’energia presente nell’aria, nell’acqua superficiale, nelle falde acquifere, nel terreno, nelle rocce superficiali. Il suo compito, in seguito è quello di trasformare questa energia in calore.
Ma la magia dove sta? Nell’invertire il ciclo naturale: infatti l’energia termica presente nell’ambiente spesso è a bassa temperatura, il compito della pompa è invece quello di riscaldarla e trasferire il calore da sorgenti a temperature più basse ad altre con temperature più alte.
La pompa di calore costituisce un sistema che permette di “risparmiare energia” e di essere così economicamente conveniente per l’utente ,soprattutto perché il calore “gratuito” prelevato dall’ambiente è quantitativamente superiore a quello ceduto dal compressore, ed effettivamente “pagato” dall’utente.
Il rapporto tra consumo elettrico della pompa e il suo rapporto energetico è noto come COP (coefficiente di prestazione) che in genere ha un valore molto elevato (3 e oltre); ciò significa che una pompa di calore è in grado di fornire più energia di quella impiegata per il suo funzionamento.
La pompa può funzionare sia elettricamente (sistema a compressione) sia con calore prelevato dai combustibili fossili o da altre fonti termiche quali il sole (sistema ad assorbimento).
Inoltre può essere utilizzata sia per la climatizzazione estiva sia per quella invernale, grazie ad una valvola che è in grado di scambiare tra loro le funzioni di condensatore e evaporatore.
La pompa di calore elettrica e a metano
In commercio ci sono due tipi di pompa di calore: quella elettrica e quella a metano, che si classificano in basa alla natura della sorgente fredda e di quella calda:
-Aria-Aria: queste macchine, che sono le più diffuse e conosciute, utilizzano l’aria come sorgente termica. Sono molto semplici da installare e non richiedono modifiche sostanziali agli impianti preesistenti. La maggior parte dei modelli è di tipo reversibile: consente di riscaldare in inverno e di rinfrescare in estate. Sono inoltre dotate di sistemi di filtraggio e deumidificazione dell’aria, trattamenti che assicurano buoni livelli di salubrità e comfort termico.
-Aria-acqua: svolgono le funzioni di caldaia e condizionatore, utilizzando l’acqua come fluido di lavoro all’interno degli ambienti. Queste pompe sono dotate di un’unità interna e di un’unità esterna. L’unità interna ha le funzioni di caldaia, e nel ciclo inverso produce acqua refrigerata. Di norma le pompe aria-acqua sono più ingombranti e presentano taglie medie superiori. Un impianto aria-acqua è anche tecnicamente più complesso e quindi più costoso.
La pompa di calore: detrazioni fiscali
L’utilizzo di pompe di calore è inoltre agevolato dalla detrazione fiscale del 36% e in alcuni casi da quella del 55%.
A partire dal 2013 il “Conto termico” (Dm sviluppo economico 28 dicembre 2012) ha introdotto anche un incentivo in conto capitale per sostenere gli interventi di “sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica”.
Sono ammessi all’incentivo per questa tipologia di intervento sia le amministrazioni pubbliche che i soggetti privati. Gli incentivi premiano in modo differente a secondo del COP della pompa e della zona climatica.
Vai alla: Guida risparmio energetico 2013
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