Il sapindu mukorossi è una pianta appartenente alla famiglia delle Sapindacee e cresce in India e nel Nepal dove da millenni è utilizzata per l’igiene propria e del proprio bucato.
I gusci dei suoi frutti infatti, che vengono raccolti fra settembre e ottobre, sono costituiti per il 15% da saponina concentrata che, come è noto, possiede ottime qualità detergenti, disinfettanti e antibatteriche.
Anche i saponi che quotidianamente compriamo nei supermercati sono fatti con la saponina, ma sfortunatamente ad essa vengono aggiunti numerosi composti chimici, molti dei quali dannosi non soltanto per l’ambiente ma anche per la nostra stessa salute.
Vista la crescente sensibilità ecologica, queste noci stanno avendo un discreto successo anche in Italia. Le si possono trovare in qualunque negozio specializzato in prodotti biologici o equo-solidali.
Le noci del sapone sono del tutto naturali, poiché utilizzate pure, senza aggiunta di alcun additivo chimico, ciò le rende adatte per qualsiasi tipo di pelle e anzi consigliate a chi soffre di allergie.
Sono riutilizzabili fino a tre volte e il loro costo è ristretto, ciò permette un risparmio di più del 50% rispetto ai detersivi tradizionali.
Sono delicate sia sui tessuti, mantenendo la vivacità dei colori, sia sulla lavatrice, prevenendo il calcare. Sono ecologiche, in quanto non inquinano e naturali, poiché sono i frutti diretti dell’albero Sapindu Mukorossi che, in condizioni ottimali, continua a produrne per oltre novant’anni.
Sono biodegradabili e si possono buttare direttamente nel sacchetto dell’umido come qualsiasi altro frutto, o meglio ancora nel terreno del vostro giardino, dove diventeranno un buon fertilizzante. Sono naturalmente ammorbidenti, quindi non necessitano di ulteriori sostanze. Nei supermercati le troverete in confezioni da 250 gr, un quantitativo adatto a circa 50 lavatrici.
All’interno della confezione, oltre alle noci, troverete un sacchettino di cotone all’interno del quale mettere dai 5 ai 7 mezzi gusci (10 gr), quantitativo adatto a un lavaggio in lavatrice. Potrete usare la lavatrice a qualunque temperatura, purché fra i 30° e i 90° (Se dovete solo risciacquare i capi al disotto dei 30° potete pure lasciare le noci dentro la lavatrice, poiché inefficaci a quelle temperature).
A questo punto la vostra lavatrice è bella pronta. Una volta terminato il lavaggio le noci del sapone vanno mantenute dentro il sacchettino e stese assieme agli altri panni ad asciugare (altrimenti ammuffiscono!). Potrete riutilizzare le noci 2-3 volte, poi potrete buttarle nell’umido.
Il bucato risulterà del tutto neutro, privo di odori o profumi: questo potrebbe non piacere a chi è abituato alle fresche fragranze dei detersivi commerciali. Per ovviare a ciò si possono aggiungere al sacchettino con le noci una o due gocce di essenza profumata di arancia, lavanda o limone.
Calcolando due o tre lavaggi settimanali una confezione da 250 gr dovrebbe durare circa 3 mesi. Ne consegue una spesa di pochi euro ogni tre mesi, a fronte di una spesa molto maggiore per un detersivo e un ammorbidente di marca che vengono acquistati all’incirca una volta al mese. Il guadagno è assicurato.
Le noci del sapone – di Michela Dumasi
Lascia un commento