Eccolo il piano per il prossimo city break di primavera: Siviglia, in bicicletta. Perché il capoluogo dell’Andalusia è pronto ad accogliere gli amanti dei pedali e mette a disposizione itinerari perfetti per scoprire la città su due ruote.
Non si può certo dire che manchino le buone ragioni per visitare Siviglia – la città che, nella sua estetica e nelle sue atmosfere, racchiude la quintessenza di ciò che nell’immaginario comune viene considerato “spagnolo”. Expedia, del resto, l’ha inserita ai primi posti nella classifica delle mete europee perfette per un weekend romantico, mentre Traveler la mette senza indugio tra le città che avranno grande successo turistico nel 2017, grazie anche a due eventi di speciale interesse: le celebrazioni per i 400 anni dalla nascita di Murillo, considerato uno maggiori pittori locali e fondamentale figura dell’arte barocca spagnola, e l’inaugurazione del Caixa Forum Sevilla, prevista per i primi mesi del 2017. Quello di Siviglia sarà per dimensioni il terzo maggiore polo culturale tra quelli inaugurati dalla Fondazione Obra Social La Caixa, preceduto solo dalle istituzioni di Madrid e Barcellona, e ospiterà grandi mostre di rilevanza internazionale, ma anche cicli di concerti, conferenze, laboratori e attività di vario genere.
Ma veniamo a noi: Siviglia in bicicletta – ebbene sì. Anche il capoluogo andaluso si è attrezzato per accogliere al meglio i biker lover e per promuovere un turismo che sia il più possibile sostenibile. Ecco allora lo sviluppo di una rete di ben 140 km di percorsi ciclabili, che raggiungono tutti i maggiori quartieri della città. A ciò si affianca il progetto “Sevici”, che ha portato alla realizzazione di 250 stazioni di bike sharing aperte 24 ore su 24, dove si possono affittare bicilette a un prezzo molto conveniente.
Numerosi sono gli itinerari possibili. Ma pensando a un possibile city break primaverile, ce n’è uno in particolare che stuzzica la nostra curiosità: quello che propone la scoperta di giardini e parchi cittadini. Il tour, che si sviluppa lungo 22 chilometri, vi condurrà nelle aree verdi più suggestive della città. Ecco alcune delle tappe: il Parque de Maria Luisa, polmone verde della città disegnato in occasione dell’Esposizione Iberoamericana del 1929; i Jardines del Guadalquivir, che si estendono su una superficie di otto ettari; i Jardines de Murillo, nello storico quartiere di Santa Cruz; i millenari Jardines del Real Alcazar, che impreziosiscono il complesso monumentale più famoso della città; i Jardines de la Cartuja, dove i monaci avevano il loro orto, mentre oggi vi si possono osservare una coltivazione di aranci, cipressi e alcune cappelle.
Lungo il tragitto, non scordate di fare soste ristoratrici. Per uno spuntino che onori la tradizione tutta spagnola del tapear – sontuosamente omaggiata nel capoluogo andaluso – affidatevi alla nuova App dedicata proprio al patrimonio gastronomico della città. È disponibile anche una guida in formato pdf, che illustra alcuni dei piatti locali più tipici e suggerisce, ovviamente, alcuni dei migliori locali dove provarli. Si tratta di una selezione decisamente non casuale, in quanto frutto di un sondaggio, combinato con il giudizio tecnico di una giuria stellata di chef. Insomma, si può andare sul sicuro!
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