Purtroppo, a causa della crisi è sempre più difficile ottenere un prestito o un mutuo dalla banca, ma per le giovani coppie persiste uno spiraglio di luce grazie al decreto 256, fortemente voluto dal Ministro della Gioventù Giorgia Meloni. Mutui agevolati per le giovani coppie.
Mutui agevolati per le giovani coppie. Nel decreto viene data precedenza ai nuclei familiari che poggiano su contratti di lavoro a tempo determinato, ma è rivolto anche a chi ha un contratto a tempo indeterminato.
Quest’iniziativa, che prevede la costituzione di un fondo utile per fornire agevolazioni capitali per l’acquisto della prima casa, ha comportato la stipula di un accordo tra il Ministro della Gioventù e l’Associazione Bancaria Italiana (ABI). Inoltre la gestione del Fondo è stata conferita alla Consap che garantisce il 50% del valore dei mutui in modo tale che le giovani coppie dovranno garantire solo la restante parte. Le banche, in caso di insolvenza, ottengono da Consap garanzie di copertura fino ad un massimo di 75 mila euro.
Per poter ottenere questo tipo d’agevolazioni le coppie mutuatarie devono avere le seguenti caratteristiche:
-La coppia non deve possedere altre abitazioni;
-il reddito derivante da rapporti di lavoro a tempo indeterminato deve essere uguale o inferiore al 50% del reddito complessivo;
-l’età per entrambi membri della coppia deve essere inferiore ai 35 anni all’atto della presentazione della richiesta di finanziamento;
-l’abitazione non deve essere dotata di “caratteristiche di lusso”.
Novità invece per i requisiti del reddito e della metratura dell’abitazione, L’aggravarsi della situazione economica negli ultimi mesi e soprattutto della difficoltà all’accesso al mercato del credito, ha spinto i gestori del Fondo ad alzare il requisito del reddito complessivo ai fini Isee, ovvero l’Indicatore della situazione economica equivalente: dai precedenti 35.000 euro è alzato a 40.000 euro. Infine ad aumentare è stata anche la metratura dell’abitazione scelta dai giovani mutuatari: la superficie utile è passata da 90 a 95 mq.
Le banche e tutti i soggetti finanziatori, inoltre, non potranno più chiedere ulteriori garanzie non assicurative ai giovani futuri mutuatari. Per rispondere poi alle richieste delle stesse banche lo schema di regolamento cancella il divieto di cartolarizzazione da parte degli istituti di credito dei mutui garanti dal Fondo. Divieto che secondo gli istituti impediva il ricorso a un ulteriore canale di approvvigionamento.
SARA dice
tutte le banche aderiscono alla riforma meloni? bisogna essere sposati?