Diminuzioni per i tassi d’interessi applicati ai finanziamenti futuri e in essere. Mutui, diminuzione dei tassi: risparmi in vista
Si dimezzano i tassi sui mutui. Il tutto per effetto della manovra Bce che ha apportato un ulteriore taglio rispetto a maggio sui tassi di riferimento (da 0,5 a 0,25%), dai cui di fatto dipende l’onerosità dei mutui per la prima casa.
Il carico dovrebbe, quindi, essere più leggero a beneficio di coloro che un mutuo non lo hanno ancora ma intendono contrarne in futuro, magari a tasso fisso. I tassi in questo caso potrebbero abbassarsi in previsione di un andamento dei mercati che potrebbe migliorare in seguito alla maggiore liquidità in circolazione.
Ma ora vediamo quali previsioni e calcoli si possono avere in vista di tassi variabili o fissi.
Gli esperti delle Associazioni Adusbef e Federconsumatori, “hanno quantificato il risparmio da 132 euro a 366 euro annui per i mutui casa a tasso variabile. In particolare sono stati presi come esempio mutui da 100 mila, 150 mila e 200 mila euro a 10, 20 e 30 anni trattati al 3,75 %, con l’ipotesi di un taglio dello 0,25% che riduce il tasso al 3,50%. Il calo della rata in questo caso varia dagli 11 euro mensili (132 annui) per un mutuo da 100 mila euro a 10 anni, fino ai 28 euro mensili (336 annui) per un mutuo da 200mila euro a 30 anni”.
Per quanto concerne i mutui a tasso fisso le Associazioni dei consumatori ipotizzano “che le banche potrebbero offrire contratti a tassi che incorporano la decisione della Bce, quindi dello 0,25% più bassi. Così, ad esempio, chi accenderà in futuro un mutuo da 100 mila euro a 10 anni potrebbe ritrovarsi un tasso del 5% invece che l’attuale 5,25%, e risparmiare ogni mese 13 euro, per un totale di 156 euro l’anno”.
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