I pannelli solari termici si basano su un principio molto semplice: catturano l’energia solare e la trasformano in calore. I pannelli solari termici, tipologie e vantaggi.
I pannelli solari termici, tipologie e vantaggi. Di conseguenza permettono di riscaldare l’acqua sanitaria per l’uso quotidiano senza utilizzare gas o elettricità. Tali pannelli vengono installati sul tetto, sia che si tratti di tetto a falda o tetto piatto. E’ comunque possibile installare i pannelli anche sul terreno.
In commercio esistono diverse tipologie. Secondo le statistiche del Centro Studi Solarexpo, i collettori piani, o FPC (Flat Plane Collector), rappresentano l’84% del mercato, mentre i dispositivi a tubi sottovuoto o ETC (Evacuated Tube Collector), prendono un buon 14%.
Gli FPC, o collettori a piastra: sono costituiti da una copertura in vetro, una piastra captante, o assorbitore, isolata termicamente nella parte inferiore e lateralmente, il tutto contenuto all’interno di una cassa metallica o di plastica. Nei collettori solari piani ad acqua viene riscaldato il fluido presente all’interno di un assorbitore piano.
Gli ETC: sono più efficaci e hanno un funzionamento simile ai primi, ma l’assorbitore, trovandosi sottovuoto, non conduce calore.
La tecnologia sottovuoto consente l’impiego di materiali più efficienti che essendo sensibili all’umidità non possono essere usati nei normali collettori.
Gli ETC hanno due modi possibili di trasferire il calore raccolto: dai tubi sottovuoto con circuiti a U all’interno del singolo tubo oppure con i tubi heat pipe. In questi ultimi la superficie assorbente è saldata al tubo in cui circola il fluido. Il fluido evapora con il calore, ma viene fatto ricondensare nella parte superiore del tubo da un flusso d’acqua refrigerante.
Esistono quattro tipi di impianti di pannelli solari termici:
-a circolazione naturale: in questo tipo il fluido è l’acqua stessa che riscaldandosi sale per convezione in un serbatoio di accumulo dal quale viene distribuito alle utenze domestiche; il circuito è aperto. E’ un impianto semplice, ma è caratterizzato da una elevata dispersione termica.
-a circolazione forzata: un circuito composto dal pannello, una serpentina posta all’interno del boiler ed i tubi di raccordo. Una pompa, detta circolatore, permette la cessione del calore raccolto dal fluido, in questo caso glicole propilenico. alla serpentina posta all’interno del boiler. Il circuito è notevolmente più complesso, ha una efficienza termica ben più elevata, è costoso e necessita di una manutenzione più frequente.
-a svuotamento: il sistema è analogo al quello a circolazione forzata, solo che l’impianto viene riempito e quindi usato solo quando è necessario o possibile. Se l’impianto ha raggiunto la temperatura desiderata, si svuota, oppure se manca il sole l’impianto non si riempie.
E ancora ci sono gli impianti combinati acqua calda-riscaldamento che sono più complessi anche perché il pannello termico tende ad aiutare anche il riscaldamento degli ambienti e ha quindi collegamenti per interagire con sistemi esterni all’impianto solare.
I pannelli solari hanno un costo iniziale basso: un impianto che produce acqua calda si ammortizza nel giro di 6-8 anni, mentre in caso di integrazione all’impianto di riscaldamento occorrono circa 10 anni. Gli incentivi fiscali (55% di detrazione Irpef) riducono questi tempi di ammortamento del costo iniziale del 50% rendendoli decisamente convenienti.
Inoltre i pannelli hanno un risparmio duraturo: nel tempo sono un investimento che porta ad un risparmio sulla bolletta. La durata minima di questi impianti è di 15-20 anni.
E ancora, si tratta di impianti ecologici perché contribuiscono a diminuire le emissioni di CO2, di ossidi di zolfo, di azoto, e di pm10 e inoltre contribuiscono alla mancata immissione nell’ambiente di calore.
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