Pavimentazione in calcestruzzo architettonico stampato. Una valida sostituzione alla pietra naturale
Il calcestruzzo architettonico per le pavimentazioni
Le pavimentazioni per esterni hanno da sempre creato problemi di resistenza e durata soprattutto al cospetto di ambienti freddi, a causa di forti sbalzi termici, o in località vicino al mare.
Le varie soluzioni presentano sempre difetti più o meno evidenti ma comunque tali da non poter mai garantire un risultato sicuro nel tempo.
Pavimentazioni eseguite con porfidi, ardesie ed altro, se da una parte hanno il pregio di essere costruiti in pietra naturale, resistente e di grande effetto estetico, dall’altra hanno il difetto di dover fare affidamento, per il fissaggio degli elementi in pietra, su malte in cemento; queste malte non “incollano” fra loro gli elementi delle pavimentazioni ma servono solo a riempire. Il risultato finale è che gli elementi costituenti le pavimentazioni, si distaccano, permettendo all’acqua di infiltrarsi, al gelo di causare il ritiro del materiale ed al traffico di ledere le superfici eseguite. Derivano pavimentazioni quasi sempre dissestate e che necessitano di manutenzione continua.
Il calcestruzzo stampato per pavimenti
Grazie alla ricerca di nuovi materiali e nuove tecnologie sono stati introdotti sul mercato prodotti e tecniche di applicazione di superfici in calcestruzzo stampato. Si tratta di un sistema che utilizza come materiale di base il calcestruzzo al fine di ottenere pavimentazioni monolitiche, colorate e ben rifinite, con importanti caratteristiche :
Monoliticità – lunga durata e senza manutenzione – alta resistenza di fronte agli agenti atmosferici e protezione dai raggi U.V. – antigrasso – antiolio – antimuffa – idrorepellente – inattaccabile dal gelo – ampia gamma di stampe e colori – facile e veloce da realizzare.
I campi di applicazione della pavimentazione in calcestruzzo architettonico stampato possono essere i più disparati dalle superfici domestiche ( pareti e pavimenti esterne, balconi, bordi piscina, camminamenti lungo il giardino ) ma anche strade e cortili carrabili. Le proprietà meccaniche di queste pavimentazioni sono veramente elevate, simili a quelle delle pavimentazioni industriali.
Fasi di realizzazione della pavimentazione in calcestruzzo architettonico stampato
Queste le semplici fasi per la realizzazione del calcestruzzo stampato per pavimenti:
– Preparazione del sottofondo: questi strati dovranno essere realizzati con molta cura per livelli successivi di 25-30 cm di terreno di riporto privo di argilla e con una curva granulometrica chiusa, gli strati dovranno essere perfettamente compattati e rullati.
– Studio accurato del calcestruzzo: si deve curare un mix-design ben dosato nelle sue parti, si utilizzeranno inerti lavati, privi di impurità e argille, il confezionamento avviene con cemento PORTLAND R 425. Si consiglia di usare un calcestruzzo RcK 250 con slump 10+2 con inerti di granulometria massima 15/18 mm, in assenza di additivi.
Per le destinazioni d’uso da esterno la superficie del calcestruzzo architettonico stampato dovrà essere trattata con microfibre in polipropilene per fornire caratteristiche di:
- maggiore resistenza a compressione
- maggiore resistenza agli urti
- maggiore resistenza a flessione
- migliore redistribuzione dello stato di sforzo interno
- forte riduzione percentuale delle micro imperfezioni e lesioni superficiali del composto
– Posa del calcestruzzo: il calcestruzzo viene gettato e vibrato previa posa in opera di una rete elettrosaldata. Lo spessore finale, generalmente compreso tra i 12-18 cm, così come la percentuale di ferro, si determina mediante calcolo in funzione dei carichi che transiteranno.
Lavorazioni superficiale del calcestruzzo stampato
Queste le fasi della lavorazione finale del calcestruzzo architettonico
– Frattazzamento della superficie (con apposita macchina frattazzatrice);
– Spolvero della superficie frattazzata con due mani di un prodotto premiscelato indurente a base di silice e coloranti;
– Lisciamento della superficie;
– Applicazione di una speciale polvere antiaderente, distaccante idrorepellente colorata che rappresenta la base su cui avviene lo stampaggio;
– Applicazione degli stampi a battitura secondo il disegno scelto;
– Aspettare 2-3 giorni che la superficie asciughi;
– Applicazione di una resina trasparente che penetra nel pavimento conferendoli le caratteristiche antigelivo, antimuschio, impermeabile. Questa resina a base acrilica (ci sono diverse ditte che la producono) è inoltre fissativa, sigillante, antiolio, antipolvere, indurente e vetrificante, fluida,
Le superfici ottenute col sistema del calcestruzzo stampato si adattano ad ogni esigenza. Si applicano su qualsiasi tipo di terreno e in modo molto rapido. In una giornata una squadra specializzata riesce a realizzare circa 100 mq di superficie.
I risultati estetici sono di altissimo impatto. L’ampia gamma di disegni e colorazioni a disposizione consente di riprodurre qualsiasi tipologia di superficie a costi abbastanza contenuti e di gran lunga inferiori rispetto alle pavimentazioni in pietra naturale.
Walter Zaccagnini dice
Salve, più che lasciare un commento, vorrei porvi qualche domanda. Alcuni giorni fa, ci hanno ultimato la pavimentazione in cemento stampato ardesiato, color beige/marrone, che almeno per il mio modo di vedere, presenta forse troppe “sbavature” rimaste longitudinalmente al centro delle fughe, proprio nel punto dove si accoppiano gli stampi. Sia queste sbavature che gli angoli delle lastre, nel transitarci sopra, sia a piedi che con la vettura, si sgranano facilmente, disperdendosi sul pavimento. Ovviamente, questi residui che sono altamente abrasivi, se interposti tra ruota/scarpe e pavimento, vanno a danneggiare anche la resina di copertura.
Ho telefonato al cementista, il quale mi ha detto che tra qualche settimana tornerà per darci un’ulteriore mano di resina.
Domanda: non mi devo preoccupare o tutto ciò rientra nella norma, …oppure mi devo preoccupare perché qualcosa è andato storto?
Vi ringrazio anticipatamente… Walter