Posare un pavimento sopra un altro esistente grazie ai pavimenti in ceramica sovrapponibili
Pavimenti in ceramica sovrapponibili. Molto spesso si vorrebbe sostituire la pavimentazione di casa ma si rinuncia a causa degli elevati costi delle demolizioni del pavimento esistente.
La posa di una pavimentazione sopra una già esistente è sempre stato un problema sia dal punto di vista della realizzazione che dal punto di vista statico.
Per posare una pavimentazione sull’altra bisogna essere sicuri innanzitutto della solidità della vecchia pavimentazione. Sovrapporre due pavimentazioni in ceramica significa quella che sta sotto, la quale potrebbe frantumarsi per schiacciamento e causare dissesti e ondulazioni del nuovo piano di calpestio. In generale sovrapporre due pavimentazioni significa poi incrementare i carichi portati dal solaio, soprattutto nelle vecchie costruzioni questa pratica dovrebbe essere evitata.
Risolvere allora il problema con i pavimenti in ceramica sovrapponibili
Oggi il mercato propone una tipologia di pavimentazione di limitato spessore, studiata appositamente per essere posata sopra un pavimento preesistente, permettendo di limitare le spese edili di demolizione per rinnovare la casa.
E’ noto che questo genere di operazioni è già fattibile, senza troppe difficoltà, ricorrendo alla posa di pavimentazioni in parquet, moquette o pavimenti galleggianti.
Adesso è possibile sovrapporre anche pavimentazioni in ceramica. Esistono in commercio delle particolari pavimentazioni in gres porcellanato rettificato, con una composizione chimica tale da poter realizzare mattonelle di grande superficie e di spessore ridotto ( meno di 5 mm ), conservando elevate capacità di resistenza meccanica.
La grande superficie permette di limare eventuali irregolarità della vecchia pavimentazione e il ridotto peso ( 10-11 Kg/mq ) ne permette la posa anche in quegli ambienti in cui è necessario limitare i carichi sul solaio.
In ordine ai pavimenti in ceramica sovrapponibili occorre accertarsi che le piastrelle siano realizzate con materiali idonei e certificate ai sensi della UNI EN ISO 14411 G .
Questa tipologia di pavimentazione necessita di una posa di tipo tradizionale, con le normali colle e lo si può utilizzare anche in cucina per coprire le vecchie mattonelle a parete con una nuova superficie.
In alternativa alcuni produttori hanno creato un metodo di posa in opera innovativo, a secco, con una modalità di incastro e fissaggio tipo puzzle, che non prevede nessun tipo di collante o successiva stuccatura delle fughe, e che consente al pavimento di essere utilizzato senza richiedere tempi di attesa. Le uniche difficoltà si incontrano in presenza di ambienti con pianta irregolare e spigolosa. Dal momento che si utilizzano pannelli con incastri appositi, in prossimità degli spigoli, questi sono difficili da realizzarsi perché i pannelli devono necessariamente essere tagliati.
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