Risparmiare spazio grazie alla scala a chiocciola
Perchè e come scegliere una scala a chiocciola. L’utilizzo della scala a chiocciola compare in età medievale a seguito dei cambiamenti architettonici, le costruzioni cominciano a svilupparsi in altezza, compaiono le torri, alte e strette che non sono percorribili utilizzando scalinate di tipo tradizionale.
Le scale a chiocciola nascono per poter superare i dislivelli quando si hanno a disposizione superfici in pianta molto ridotte, tradizionalmente è il caso di torri in muratura, nella quotidianità più spicciola si utilizzano come passaggi non convenzionali o realizzati a posteriori tra due piani differenti.
Le scale a chiocciola possono avere una pianta circolare, quadrata o ellittica e il loro sviluppo può essere circolare o elicoidale, a seconda del gusto architettonico del progettista.
Generalmente la struttura delle scale a chiocciola è costituita da un sostegno centrale che si sviluppa in verticale e i gradini che si dipartono da questa realizzati a sbalzo o in appoggio a un’altra colonna di sostegno che corre parallela a quella centrale.
Dal punto di vista statico e a seconda della tipologia di utilizzo, i gradini della scala a chiocciola, soprattutto se a sbalzo, possono avere una lunghezza fra i 100 e i 300 cm, ed essere vincolati alla struttura nei modi più svariati, come del resto i più svariati sono i materiali da costruzione che costituiscono l’ossatura di queste strutture.
Le strutture portanti delle scale a chiocciola sono realizzate in metallo o legno, si può ricorrere al cemento armato qualora si tratti di scale a chiocciola da esterno. I gradini possono essere realizzati con qualsiasi materiale, anche il cristallo, a seconda della fantasia dei designer e senza troppi vincoli.
I vincoli da rispettare con la scala a chiocciola sono soltanto di tipo dimensionale. Fondamentali per la progettazione sono i rapporti esatti tra alzata e pedata, che non possono essere scelti a caso ma devono rispettare precise regole e normative in modo da garantire la sicurezza ed il comfort di colui che utilizza la scala.
Per ogni tipologia di scala la pedata non deve essere inferiore a 25 cm, le scale a chiocciola a base circolare, in particolare, hanno in genere una pedata triangolare, in questo caso si deve tener conto che nella sezione centrale la lunghezza della pedata deve essere almeno di 20 cm.
Altra regola di cui bisogna tener conto è che, visto che la scala a chiocciola si arrotola su se stessa attorno al sostegno centrale una o più volte secondo una successione di moduli, ogni gradino deve essere distante dal suo omologo nel modulo successivo almeno 2 m, in modo che percorrendo la scala non vi si sbatta la testa.
I gradini, qualsiasi materiali si utilizzi, devono essere antisdrucciolo e il lato sul vuoto deve essere in generale protetto da ringhiera alta almeno 90 cm e omologata per sorreggere un carico laterale di almeno 80-90 Kg.
La larghezza della scala a chiocciola può avere diverse dimensioni a seconda dell’importanza del collegamento verticale per cui la si costruisce.
Se collega due ambienti importanti della casa deve essere larga almeno 70 cm, mentre se si tratta di un collegamento di sevizio potrebbero esserne sufficienti 50 cm.
E’ bene sottovalutare le difficoltà di progettazione di una scala a chiocciola e non rivolgersi ad un artigiano qualsiasi. Ricordiamoci che si tratta sempre di un elemento strutturale che necessità di un calcolo statico e deve essere disegnato e dimensionato per garantire determinati standard di carico, efficienza e sicurezza.
Perchè e come scegliere una scala a chiocciola – di Redazione
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