Le stanze di una casa sono collegate fra di loro attraverso un infisso, la porta, che permette il passaggio dall’una all’altra. Questa è realizzata fissandola su dei cardini incorporati in un telaio che, a sua volta, copre un falso telaio fissato al muro. La porta scorrevole.
La tipologia di porta scorrevole
La porta scorrevole. Vi sono numerosi tipi di porte. La più comune è la porta a battente che si apre seguendo un angolo di 90° o 180°. Più che l’economicità e la facilità di montaggio è l’abitudine e la tradizione ad averla resa la porta più diffusa in Italia. In Giappone, ad esempio, non lo è e la si sta introducendo in questi decenni ad imitazione delle abitudini occidentali.
In Giappone la più diffusa è la porta scorrevole, della quale ci occuperemo in questo articolo.
La porta scorrevole, come dice la parola stessa, anziché aprirsi come quella a battente, scorre su un binario parallelamente al muro. Ne consegue che questo tipo di porte è ottimale per chi deve o vuole risparmiare spazio. Laddove una porta a battente necessita di uno spazio su cui aprirsi, la porta scorrevole lascia alla fantasia del proprietario di casa o alle sue strette necessità la possibilità di introdurre armadi, comò o altri tipi di mobili e elementi d’arredo sulla parete in questione. Ma il vantaggio non si inquadra meramente in un’ottica di spazio. La porta scorrevole offre infatti un design accattivante e moderno che strizza l’occhio agli esteti. Come dire: è bella, ma anche comoda. Il meglio.
Le porte scorrevoli possono dividersi in due tipi: quelle a vista, che scorrono parallelamente al muro e lo “coprono” nel momento in cui si aprono; e quelle a incasso, che invece letteralmente scompaiono alla vista, entrando dentro il muro.
Le porte scorrevoli a scomparsa invece prevedono lo scorrere dell’anta all’interno del muro, sparendo alla vista. Sono una soluzione di estrema eleganza, ma come è facilmente immaginabile richiedono ingenti lavori di muratura.
La porta scorrevole – di Michela Dumasi
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