
Ogni anno potrebbero sorgere problemi relativi alla presentazione dei rendiconti. Principio di cassa e competenza. Riforma condominio 2013
Principio di cassa e competenza. Riforma condominio 2013. Solitamente i condomini lamentano imprecisioni e dubbi circa eventuali errori formali o sostanziali rilevati da attente ed approfondite analisi dei prospetti allegati agli avvisi di convocazione.
Gli esperti di contabilità sono ottimi conoscitori dei due fondamentali principi che si applicano in materia: il principio di competenza e il principio di cassa.
Il primo impone di considerare tutti i costi e i contributi relativi a un determinato anno solare, come elementi reddituali da imputare al relativo periodo di bilancio. In questo caso non si considera l’effetto esborso o introito monetario, ma è rilevante l’imputazione che di un costo o di un incasso viene fatto al relativo periodo amministrativo.
Per il principio di cassa, i costi e i contributi vengono rilevati in contabilità quando si manifestano sotto l’aspetto monetario e l’intero flusso finanziario di un periodo gestionale viene riepilogato nel bilancio consuntivo che mostra con esattezza le effettive somme versate (costi) e introitate (incassi).
Nella prassi non pochi amministratori applicano il principio di competenza anche se talvolta in modo spurio, cioè dando luogo ad una osmosi fra i due principi.
C’è da dire però che tale principio di competenza informerebbe sugli effettivi costi e contributi della gestione annuale senza però mostrare l’effettivo flusso finanziario e pertanto si renderebbe necessario redigere un documento aggiuntivo, cioè un “conto finanziario”, con duplicazione del lavoro, sia di scrittura che di redazione annuale.
Il principio di cassa invece agevola il lavoro del contabile rendendolo accessibile a molti professioni-amministratori e soprattutto a coloro che non sono in possesso di conoscenze di ragioneria applicata.
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