Non è detto che ci sia da smontare mezza casa per evitare le infiltrazioni dal terrazzo. Ma è sempre consigliabile l’aiuto di un operaio fidato.
Garantire una vita più lunga al vostro terrazzo difendendolo dall’usura, dall’imperversare atmosferico, piogge, macchie, impronte, urti ed eventuali altri agenti di logoramento non è un’impresa impossibile e non necessariamente causerà l’apertura di una voragine nel vostro portafogli.
Prima di procedere all’impermeabilizzazione terrazzi (diamo per scontato che si sia già stabilita la necessità di intervenire e che la situazione non sia particolarmente grave), si deve scegliere il prodotto da utilizzare. Ce ne sono di molti tipi e si trovano facilmente nei negozi dedicati al fai-da-te oppure sul web. Per quanto il lavoro appaia semplice, però, è pur sempre meglio che se ne occupi un operaio inviato da una ditta specializzata, o comunque un manovale competente. Ci vuol poco a provocare danni indesiderabili…
Soluzione n. 1: la membrana
Sono in commercio delle membrane impermeabilizzanti che, una volta prese le misure, sono in grado di coprire l’intero terrazzo. In pratica, una sorta di tappeto trasparente che aderisce magnificamente al suolo e lo protegge dal cattivo tempo e dalle impronte. La loro caratteristica principale è la facilità di posa e, con un occhio esperto che vi aiuti a districarvi nella scelta tra l’enorme varietà sul mercato, vi possono garantire un ottimo grado di affidabilità. L’effetto di lucidità che si guadagna è notevole, senza contare che l’applicazione è rapida e “indolore”. Non durerà per sempre, però risolve momentaneamente il problema.
Soluzione n. 2: i liquidi
È semplice procurarsi pure degli appositi liquidi impermeabilizzanti. Ecco un’altra soluzione veloce e variegata per tipologia di materiali su cui essere utilizzata. Indicati soprattutto per quei pavimenti che sono abbelliti da mattonelle di ceramica, sono usabili subito, previa accurata pulitura della superficie da proteggere. È chiaro che bisogna munirsi di un pennello adatto; un oggetto che servirà sia per la prima che per la seconda mano, da effettuare a circa quattro ore di distanza. Una volta completamente asciutta, l’area calpestabile è sicura. Le istruzioni del prodotto in questione dovrebbero inoltre riportare ogni quanti mesi o anni è il caso di rinnovare l’operazione. Sullo stesso foglietto o sull’esterno della scatola (in effetti è opportuno sincerarsene prima di un eventuale acquisto) sono senz’altro reperibili delle controindicazioni: quali materiali non sono compatibili con tale pr
ocedimento? Informarsi preventivamente eviterà brutte sorprese e garantirà un risultato più soddisfacente.
Avete mai verificato lo stato del vostro terrazzo?
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