
Negli ultimi anni, grazie ad un profondo lavoro di sensibilizzazione delle amministrazioni a livello sociale, si sono sviluppate un po’ in tutto il Territorio Nazionale diversi interventi volti all’automatizzazione delle abitazioni per venire in contro alle esigenze di persone disabili o semplicemente anziani. Casa domotica, a misura di disabile.
Casa domotica, a misura di disabile. Ciò ha consentito di realizzare alloggi che tutelano la salvaguardia e soprattutto l’integrazione sociale di tali individui, consentendo la realizzazione di percorsi personalizzati che consentano una vita autonoma, secondo una diversificazione dei livelli di intervento.
A seconda del grado di disabilità di una persona, le strade da prendere possono essere le più diverse.
Individui con particolari patologie (Duchenne, Becker, Atrofie spinali, Facio-scapolo-omerale, Steinert, Distrofia dei cingoli) necessitano di interventi radicali e assistenza continua. I servizi socio-sanitari, in collaborazione con i centri di eccellenza per la consulenza e in collaborazione con associazioni per l’abbattimento delle barriere, compiono analisi sui vari casi e predispongono progetti di intervento personalizzati.
Casa domotica: Gli obiettivi sono:
– Contribuire al miglioramento della qualità della vita della persona disabile, attraverso un supporto domotico, inteso sia come fornitura di strumentazioni di controllo domestico, sia come intervento per eliminazione delle barriere architettoniche, che permetta lo svolgimento di azioni quotidiane rese difficili dalla disabilità fisica;
– Contribuire all’ alleggerimento del carico assistenziale esterno;
– Fornire monitoraggio;
– Garantire la naturale evoluzione dei bisogni espressi dalla persona: non solo bisogni legati alla patologia ma anche esigenze di autorealizzazione, di autonomia e di autogestione del proprio spazio di vita;
– Sensibilizzazione e promozione dell’importanza del valore della domotica per un miglioramento della vita della persona disabile e delle persone a lei legate;
In questi casi si parla di Home care. Nell’ Home Care si concretizza un modello di connessione bidirezionale e multimodale dell’impianto domestico con l’esterno (tramite Internet / linee ISDN/ADSL) integrato da dispositivi specifici low cost che permettono il monitoraggio a distanza da parte di un centro specializzato dello stato del soggetto, rilevando eventuali parametri fisiologici per controllare continuamente l’evoluzione del suo stato di salute.
Ciò permette di svolgere attività di assistenza e consulto, fornire consigli e intervenire rapidamente in situazioni di emergenza.
In situazioni più comuni e meno estreme la domotica abbandona la sua caratteristica di “salvaguardia e monitoraggio della vita” diventando più semplicemente un appoggio, uno strumento di integrazione sociale.
Quando la menomazione è di tipo mentale ( demenza senile o altre lievi disabilità mentali ) l’intervento di domotica deve servire come ausilio per stimolare l’individuo a crearsi ed essere padrone di una propria autonomia almeno all’interno della casa. Si tratta di progettare ed attuare un intervento basato sul “rapporto” tra disabile e abitazione, che deve ridurre al minimo l’intervento di un educatore esterno e prevedere invece la presenza di un pacchetto domotico molto semplice al fine di rendere la casa sicura ma anche “educativa”.
Con “educativa” si intende l’introduzione di una strumentazione elettronica che non sostituisca l’individuo nella gestione dell’abitazione ma che sia solo atta a coadiuvarlo nelle normali azioni quotidiane e gli indichi eventuali omissioni ( gas lasciato aperto, luci accese ) consentendogli ovviamente una immediata possibilità di contatto con familiari e parenti.
Casa domotica: le categorie
Gli interventi di domotica per questo tipo di disabili rientrano in tre categorie:
– Educativi, quando forniscono semplici indicazioni utili alla salvaguardia dell’individuo;
– Semieducativi, quando obbligano l’individuo a compiere determinate azioni fondamentali per la sua salvaguardia ( ricordano di prendere medicine, ecc…);
– Non educativi, quando le decisioni prese dal sistema by-passano l’individuo e sono così a lui imposte senza possibilità di arbitrio.
La strumentazione tecnologica a disposizione è la più svariata. Si parte dal controllo automatizzato dell’apertura della porta ( senza chiave ), al controllo dell’apertura e chiusura di infissi serrande e tende, il controllo delle luci con comando vocale, alla programmazione computerizzata di molteplici “scenari di vita” quotidiana .
La domotica, come integrazione di eventuali facoltà psico-motorie perse, si rivolge agli oggetti di uso quotidiano e domestico, interessa tutti gli utenti. Nei normodotati diventa un prodotto di tecnologia superiore che permette di ottenere un grande livello di confort ( prodotti di lusso ), offre invece a quelli più deboli uno strumento unico di accesso, controllo, comando e fruizione di servizi e prodotti altrimenti inaccessibili diventando quindi mezzo di integrazione sociale.
Al fine di realizzare gli obiettivi sopra esposti, differenziati in base alle esigenze degli individui, pura ricerca di confort o bisogni tangibili dovuti ad handicap individuali, si deve partire da una progettazione mirata preposta alla elaborazione di soluzioni personalizzate per la domotica e la vita autonoma, intervenendo su più fronti:
– analizzare i bisogni;
– supporto psicologico necessario per esprimere il bisogno e superare resistenze legate alla introduzione di nuovi ausili o modifiche alla casa. A livello clinico, per molte persone, la presa di coscienza della nuova situazione è fonte di problemi psicologici notevoli;
– acquisto di ausili e realizzazione di interventi edilizi o assimilati, che risultano giocoforza necessari;
– Software domotico per il controllo della casa basato su segnali a infrarossi;
– Moduli di controllo per motori, lampade e d integrazione con elettrodomestici e sistemi della casa;
– eliminazione di barriere architettoniche domestiche;
– progettazione dei servizi igienici;
– installazione di sollevatori mobili a ruote.
Insomma, gli interventi di Domotica sono generalmente interventi costosi. Occorre quindi interessarsi riguardo la possibilità e soprattutto il diritto di accedere ai finanziamenti erogati dagli Enti Regionali.
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