Quando si acquista casa: le imposte da pagare. Quando si compra casa le imposte da pagare sono diverse (registro o Iva) a seconda che il venditore sia un privato o un soggetto Iva (es. costruttore). In entrambi i casi, sono comunque dovute anche le imposte ipotecarie e catastali.
Imposte acquisto casa
Se il venditore è un soggetto Iva che opera nel settore dell’edilizia chi compra un immobile non di lusso (non avente, cioè ,le caratteristiche indicate nel Decreto ministeriale 2.8.69),dovrà pagare:
-Iva al 10%;
-Imposta di registro in misura fissa:1 68 euro;
-Imposta ipotecaria in misura fissa: 1 68 euro;
-Imposta catastale in misura fissa:1 68 euro.
Quando il venditore, invece, non è soggetto ad Iva (es., privato) le imposte da pagare per l’acquirente sono:
-Imposta di registro,7%;
-Imposta ipotecaria,2%;
-Imposta catastale,1%.
La base imponibile per l’applicazione dell’imposta proporzionale di registro è data dal valore dell’immobile dichiarato nell’atto.
Le imposte (registro, ipotecaria e catastale) vengono versate dal notaio al momento della registrazione.
Quando si acquista casa: le imposte da pagare.
Se l’ufficio ritiene che il valore dell ’immobile trasferito è superiore a quello indicato nell’atto, provvede alla rettifica e alla liquidazione della maggiore imposta dovuta (nonché delle sanzioni e degli interessi) e notifica al contribuente, entro due anni dal pagamento dell’imposta proporzionale, un apposito avviso. Nel caso, però, che il contribuente abbia dichiarato nell’atto di vendita un valore non inferiore a quello determinato su base catastale, l’ufficio non può procedere alla rettifica di valore.
Per le cessioni soggette all’Iva la base imponibile è costituita dal corrispettivo pattuito tra le parti. Se il contribuente ha dichiarato un corrispettivo non Inferiore a quello (negozi e botteghe) ed Eè determinato in base ai parametri catastali, l’Ufficio locale non procede alla rettifica Iva, salvo che da altri atti e documenti non
risulti un corrispettivo superiore.
Quando si acquista casa: le imposte da pagare.
Il valore catastale si determina moltiplicando la rendita catastale aggiornata per i seguenti coefficienti:
– 110, per la prima casa;
– 120, per i fabbricati appartenenti ai gruppi catastali A, B, C (escluse le categorie A/10, C/1) e D;
– 60, per i fabbricati della categoria A/10 (uffici e studi privati);
– 40,8 per i fabbricati delle categorie C/1 (negozi e botteghe).
N. B. Attenzione: decidere di rivendere la casa acquistata da non più di 5 anni, può essere uno passo falso! Infatti, in questo caso (e solo in questo caso) la vendita è considerata fiscalmente un’operazione di speculazione. Dunque la plusvalenza eventualmente realizzata deve essere indicata in dichiarazione dei redditi e conseguentemente tassata. La plusvalenza è data dalla differenza tra il corrispettivo percepito dalla vendita ed il prezzo pagato a suo tempo per l’acquisto.
Sulle cessioni effettuate dopo l’ entrata in vigore del decreto legge n. 223 del 2006 (4 luglio 2006), quando l’ immobile oggetto della vendita è stato ricevuto in donazione da un parente o da altra persona la plusvalenza che si viene a creare viene assoggettata a tassazione soltanto se non sono trascorsi 5 anni dal momento in cui il donante ha acquistato l’immobile a quello della sua cessione.
Quando si acquista casa: le imposte da pagare – di Redazione
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