Affitto per uso non abitativo: cessione contratto e successione. Tale contratto è disciplinato dalla legge n. 392 del 1978.
Cessione del contratto di affitto per uso non abitativo
La legge indicata, all’art. 36, stabilisce che il conduttore di un immobile per uso non abitativo può sublocare o cedere il contratto d’affitto a patto che venga contestualmente ceduta o locata l’azienda, dandone comunicazione al locatore. Quest’ultimo può opporsi solo se ricorrono dei gravi motivi entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione da parte del conduttore.
La mancata comunicazione della cessione o della sublocazione da parte del conduttore ha l’unico effetto di rendere inopponibile l’avvenuta cessione o sublocazione al locatore. Se si verificano la cessione o la sublocazione del contratto d’affitto ad uso non abitativo, l’indennità deve essere corrisposta al soggetto effettivamente conduttore alla data di cessione della locazione.
Successione nel contratto di affitto per uso non abitativo
In caso di morte del conduttore, succedono nel contratto d’affitto ad uso non abitativo coloro che per successione o per atto di data certa anteriore alla morte hanno diritto di continuare l’attività esercitata dal defunto. Per cui potranno succedere i figli del de cuius oppure il coniuge o altri eredi.
Se poi nel contratto d’affitto ad uso non abitativo figura come inquilino solo un professionista o un artigiano o commerciante, ma nella realtà vi lavorano anche altre persone titolari, anche quest’ultimi hanno il diritto a subentrare nella titolarità del contratto d’affitto in caso di morte del titolare. Tale subentro avviene in concorso con gli eventuali eredi del defunto.
Lo stesso vale in caso di recesso del titolare del contratto d’affitto: vi subentrano artigiani, professionisti e commercianti che già esercitano l’attività nei locali. In tal caso però il proprietario si può opporre a tale subentro ma solo se ricorrano dei gravi motivi.
Affitto per uso non abitativo: cessione contratto e successione – di Redazione
Si veda anche:
Contratto d’affitto per uso non abitativo: principi generali
Contratto d’affitto per uso non abitativo: diritto di prelazione del conduttore
Contratto d’affitto per uso non abitativo: doveri accessori e indennità di avviamento
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