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Cos’è la cedolare secca sugli affitti

9 Aprile 2014 by Redazione 1 commento

cedolare secca

Ricapitoliamo un pò cosa è la cedolare secca, quali sono i vantaggi e svantaggi e come si paga. Cos’è la cedolare secca sugli affitti

La cedolare secca è un regime di tassazione opzionale per i redditi che derivano dagli affitti ad uso abitativo di tutti gli immobili appartenenti alla categoria catastale A, fatta eccezione per la classe A10 relativa a uffici e studi privati.
Si tratta di una novità introdotta nel 2011 ed ormai perfettamente operativa. La cedolare secca consente di togliere dal reddito da assoggettare all’Irpef gli introiti percepiti dai proprietari degli appartamenti locati, che in questo modo vanno a pagare un’imposta sostitutiva del 21% o del 19%(Si ricorda che il Piano casa 2014 del Governo Renzi ha stabilito la riduzione dell’aliquota della cedolare secca sugli affitti a canone concordatoal al 10%).  In quanto opzionale, spetta al proprietario dell’appartamento decidere se avvalersi della cedolare secca o no, l’unica condizione perché venga applicata è la rinuncia, per tutta la durata del contratto, ad applicare non soltanto aumenti del canone ma anche degli indici Istat. Sarà facoltà del proprietario poter revocare l’opzione in ciascuna annualità successiva a quella in cui si è scelto per la prima volta la cedolare secca. La revoca deve arrivare entro 30 giorni dalla scadenza dell’annualità del contratto e comporta il pagamento dell’imposta di registro per l’anno successivo
cedolare seccaVantaggiI vantaggi della scelta della cedolare secca riguardano i proprietari, ma anche gli inquilini. I proprietari, infatti, non pagheranno più l’Irpef secondo gli scaglioni di reddito, non pagheranno l’imposta di registro sul contratto pari al 2% del canone d’affitto e l’imposta di bollo. Gli inquilini, invece, oltre a non subire aumenti di canone di locazione per tutta la durata dell’opzione, non dovranno più pagare l’imposta di registro del contratto, che di norma viene divisa in parti uguali con il proprietario dell’immobile. La cedolare secca non conviene a coloro che hanno un reddito basso non soggetto a pagamento di Irpef.

Limitazioni

Non possono sfruttare questa agevolazione gli imprenditori, le società sia di persone che di capitali, gli enti commerciali e non, ed i lavoratori autonomi. Inoltre, la cedolare secca si può applicare anche alle pertinenze, come garage e soffitte, se queste sono però affittate separatamente ed in un secondo tempo rispetto all’abitazione ed a patto che locatore e conduttore coincidano.

Come si paga

Esistono sostanzialmente due modi per pagare la cedolare secca: quello tradizionale tramite modello F23 in banca o in un ufficio postale entro 30 giorni dalla stipula del contratto; e quello telematico, obbligatorio per chi possiede più di 100 immobili, a patto che si sia titolari di un conto corrente presso una delle banche convenzionate con l’Agenzia delle Entrate, con modello F24 telematico contestualmente alla registrazione del contratto di locazione.

I proprietari che intendono avvalersi della cedolare secca dovranno far recapitare regolare comunicazione ai propri inquilini a mezzo raccomandata.

Cos’è la cedolare secca sugli affitti – di redazione

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Interazioni del lettore

Commenti

  1. CATALDO dice

    26 Agosto 2017 alle 16:27

    BUONASERA, HO BISOGNO DI SAPERE SE SI DEVE FARE LA COMUNICAZIONE PER FINE CONTRATTO AFFITTO DELLA CEDOLARE SECCA ALL’UFFICIO DELLE ENTRATE GRAZIE.

    Rispondi

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