La Legge di Stabilità 2016 ha previsto un bonus arredi nei confronti delle giovani coppie ai fini dell’acquisto di mobili finalizzati all’arredo della prima casa (Legge n.208/2015, art.1, comma 75).
Il bonus, che consiste in una detrazione Irpef del 50% sulle spese sostenute nel 2016, spetta non solo alle coppie sposate, ma può essere fruito anche da coppie conviventi.
Con recente circolare n 7/E del 31 marzo 2016 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito le modalità di applicazione di tale agevolazione.
L’agevolazione spetta esclusivamente per gli acquisti effettuati nel 2016 e deve essere fruita in dieci quote annuali di pari importo. Non si tratta di un ampliamento del “bonus mobili” collegato alle ristrutturazioni edilizie, in quanto, oltre alla diversa somma di spesa agevolabile, che qui sale fino a 16mila euro, sono differenti i requisiti di accesso.
Chi ne ha diritto?
Ne possono usufruire le coppie in cui almeno uno abbia meno di 35 anni (nello specifico, il 35esimo anno di età può essere compiuto nel 2016). Qualora l’acquisto dell’arredo sia effettuato da uno solo dei due conviventi, deve essere quello con meno di 35 anni a farlo. Non occorre che i due partner siano sposati, essendo sufficiente che siano conviventi, ma devono comunque far parte della stessa famiglia anagrafica da almeno tre anni (a tale fine vale l’iscrizione nello stesso stato di famiglia o l’ autocertificazione). Il requisito della convivenza da almeno tre anni riguarda solo le coppie di conviventi che, tra l’altro, possono essere anche dello stesso sesso. Invece, per coloro che sono sposati basta che il matrimonio sia avvenuto nel 2016.
Acquisto dell’immobile e destinazione ad abitazione principale
Per usufruire del bonus arredi per giovani coppie l’acquisto dell’immobile può avvenire nel 2016, ma può essere stato effettuato anche nel 2015.
Gli arredi devono servire per l’abitazione principale degli interessati. In particolare, se l’acquisto avviene nel 2016 la destinazione ad abitazione principale deve avvenire, al massimo, entro il termine ultimo di presentazione della dichiarazione dei redditi 2017. Invece, le spese per gli arredi devono avvenire tassativamente nel 2016. Per fare un esempio: se una coppia acquista i mobili a febbraio 2016 per un’abitazione acquistata a novembre 2016 (data del rogito notarile), si ha diritto alla detrazione se la casa viene adibita a prima abitazione di entrambi entro il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi 2017 (relativa all’anno di imposta 2016).
Beni agevolabili
Il Bonus Arredi per giovani coppie si applica solo agli arredi acquistati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016, non anche agli elettrodomestici, come invece avviene per l’altro Bonus Mobili destinato agli immobili oggetto di ristrutturazione edilizia.
I mobili devono essere nuovi, e per analogia con il bonus mobili c.d. ordinario devono appunto essere compresi fra quelli che danno diritto a tale agevolazione così come previsto dalla circolare 29/e del 2013 dell’Agenzia delle Entrate. Quindi, a titolo esemplificativo, il bonus arredi è previsto per l’acquisto di letti, armadi, divani, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, materassi, poltrone, credenze, apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento d’arredo. Non rientrano nel bonus gli acquisti di tende, porte, pavimenti, né vi rientrano i mobili usati.
Spesa detraibile
Il Bonus Mobili per giovani coppie consiste in una detrazione al 50% sulle spese di acquisto dei mobili, che possono arrivare fino a 16mila euro. L’acquisto può essere eseguito indifferentemente da entrambi i componenti della coppia o da uno solo, anche se ha più di 35 anni. L’importante è che il tetto massimo di 16mila euro si riferisca alla coppia.
La detrazione non è cumulabile con il bonus arredi e elettrodomestici previsto per gli immobili ristrutturati, ossia non si possono utilizzare entrambe le agevolazioni con riguardo alla stessa abitazione. Invece, se uno o entrambi i membri della coppia hanno già impiegato il bonus arredi per gli immobili ristrutturati per un’altra abitazione, possono benissimo fruire del Bonus Arredi per l’acquisto della prima casa.
Pagamento dei mobili
Il pagamento delle spese per l’acquisto degli arredi deve avvenire mediante bonifico bancario o postale, o con carta di credito o di debito.
A differenza di quanto era richiesto per gli interventi di ristrutturazione, la circolare chiarisce come in tal caso il bonifico non deve essere obbligatoriamente quello predisposto da banche e poste per le spese di ristrutturazione edilizia (ovvero soggetto a ritenuta). La semplificazione viene estesa, superando le indicazioni fornite con la circolare 29/2013, anche agli acquisti relativi al bonus mobili destinato ale ristrutturazioni per i quali vengono dunque meno le precedenti regole.
In caso di pagamenti con carta di credito o di debito, si considera data di pagamento il giorno di utilizzo della carta indicata sulla ricevuta telematica di avvenuta transazione e non la data di addebito sul conto corrente.
Tutta la documentazione del pagamento, e quindi le ricevute di bonifico, quelle di avvenuta transazione o di addebito su conto corrente, vanno conservate, così come vanno conservate le fatture di acquisto, complete di specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti o gli scontrini parlanti.
Proroga per il pacchetto bonus ristrutturazioni e arredi
La circolare, prima di dedicarsi al bonus per le giovani coppie, ricorda che la Legge di Stabilità 2016 ha prorogato anche per quest’anno la misura maggiorata del bonus ristrutturazioni. Tale agevolazione è pari al 50% (anziché il 36%) delle spese sostenute, fino all’importo massimo di 96mila euro (anziché i 48mila euro fissati dalla norma a regime).
Inoltre, rimane confermato per il 2016 anche il “bonus mobili”, che vale il 50% delle spese sostenute, fino a un tetto di 10mila euro, per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di interventi di recupero edilizio agevolati al 50%.
Lascia un commento