Case di proprietà: il rapporto Censis. L’81% degli italiani vive in abitazioni di proprietà. Questo il dato che emerge dall’ultimo rapporto sulla società italiana pubblicato in queste ore dall’Osservatorio Censis-Abi. Una percentuale in crescita rispetto a trent’anni fa: nel 1981, infatti, la soglia di italiani residenti in case di proprietà si attestava al 64%.
Ben oltre la metà degli italiani è in case di proprietà
Per leggere correttamente queste cifre occorre però fare delle premesse: dagli anni ‘80 ad oggi il numero complessivo di abitazioni sul suolo italiano è cresciuto del 32%, allo stesso modo del numero di famiglie; tuttavia la popolazione italiana è cresciuta solo del 5%. Sì, perchè qui entra in gioco lo snellimento dei nuclei famigliari, un tempo molto più numerosi.
Oggi una famiglia tipo è composta in media da 2,4 membri; per contro, trent’anni fa la media era di tre persone a famiglia. Questo significa che esiste un sostanziale equilibrio in merito al numero totale di case, ma c’è una differenza tra il presente e il passato sulle dimensioni degli immobili.
Case di proprietà: il rapporto Censis.
Attualmente si costruisce con una filosofia basata sullo stretto necessario. Il presente fotografa infatti una dimensione media degli alloggi di 114 metri quadri: in sostanza, in appena vent’anni, come riporta il Censis, ogni cittadino ha perso mediamente 0,8 stanze per abitazione: e lo dimostra il fatto che i professionisti del settore progettano, su per giù, case con 3,4 stanze ciascuna.
Risultato? Spazi abitativi più piccoli rispetto al 1991 (e all’81) quando ogni casa aveva in media 4,2 stanze. Veniamo ora al confronto con i principali paesi dell’Europa, rispetto alle case di proprietà: notiamo che con l’81%, documentato dal rapporto, il bel paese ha una percentuale da record: in Germania, infatti solo il 46% della popolazione vive in una casa di proprietà, mentre per i francesi il dato è del 61%.
Ma se l’Italia primeggia, dopo la stangata Imu, come sarà la situazione nella nostra nazione? Nonostante le tasse sul patrimonio, non è ipotizzabile una corsa alla vendita delle case per riprendere la pratica degli affitti. Gli italiani vogliono vivere a casa loro, sotto un tetto di proprietà personale, costruito con tanti sacrifici.
E il no alla vendita va di pari passo con la scarsa propensione all’acquisto di una nuova casa. La percezione degli italiani sugli investimenti immobiliari, coi tempi che corrono, infatti, si è quasi completamente rovesciata, come dimostrano queste cifre: a differenza dello scorso anno, solo il 17,3 % degli italiani ritiene opportuno investire denaro nel mattone, contro il 36,6% che opta per mantenere in tasca soldi liquidi, in attesa di un futuro più roseo.
Case di proprietà: il rapporto Censis- di Maria Pia Mazzotta
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