Cedolare secca. Come scegliere. E’ stata introdotta a partire dal 2011 la “cedolare secca sugli affitti”. Si tratta di un’imposta che sostituisce quelle attualmente dovute sulle locazioni.
Optare per la cedolare secca sugli affitti
Per scegliere la cedolare secca come regime di tassazione del canone di locazione che sostituisce l’Irpef, l’opzione deve essere esercitata:
-In sede di registrazione del contratto (entro 30 giorni dalla data di stipula), trasmettendo il modello telematico Siria oppure presentando all’Ufficio delle Entrate il modello cartaceo 69;
-In caso di proroga del contratto, entro lo stesso termine utile per versare la relativa imposta di registro (ossia 30 giorni dal momento della proroga), presentando il modello 69 (tale modello si presenta anche in caso di rescissione anticipata del contratto).
Se l’opzione della cedolare secca non si esercita nel primo anno di durata del contratto, è comunque possibile esercitarla per le annualità successive, entro la scadenza, per pagare l’imposta di registro.
L’opzione vale per tutto il periodo di durata del contratto o della proroga o, se viene esercitata negli anni successivi, per il residuo periodo di durata del contratto o della proroga.
In ogni caso si può cambiare idea e revocare la scelta in ogni annualità successiva a quella in cui c’è stato l’esercizio dell’opzione, manifestando la diversa volontà entro il termine previsto per pagare l’imposta di registro relativa all’annualità di riferimento.
L’aver revocato l’opzione non impedisce di scegliere di nuovo la cedolare per le successive annualità.
Il locatore, nel momento in cui sceglie la cedolare secca, deve darne comunicazione all’inquilino così come deve comunicare la rinuncia all’aggiornamento del canone. Se gli inquilini sono più di uno, la comunicazione va fatta ad ognuno di loro. La comunicazione va fatta con raccomandata a/r che deve essere inviata prima dell’opzione, ossia prima di registrare il contratto d’affitto.
La scelta per la cedolare esercitata da un solo locatore comporta la rinuncia agli aggiornamenti del canone anche da parte di quelli che non effettuano la stessa scelta. Per cui chi non opta per la cedolare perde ugualmente il diritto agli aggiornamenti del canone se l’altro comproprietario ha scelto la cedolare.
Sempre i comproprietari che non hanno optato per la cedolare sono tenuti al pagamento dell’imposta di registro limitatamente alla frazione di canone loro imputabile in base alle quote di possesso.
Quando non tutti i comproprietari scelgono la cedolare secca, l’imposta di bollo sul contratto d’affitto va assolta per intero.
Cedolare secca. Come scegliere – di Redazione
Si veda anche: Cedolare secca: solo per persone fisiche e abitazioni
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