Lunedì 2 dicembre scadono i termini per versare l’acconto della cedolare secca sugli affitti concordati. Come effettuare il calcolo? Come comunica l’Agenzia delle Entraste, esistono due vie possibili: quella definita “storica” oppure l’altra di tipo “previsionale”.
Secondo la classica modalità di definizione della cedolare secca, l’importo viene specificato facendo ricorso al modello 730 o, nei casi in cui è previsto, completando Unico 2013. Diversamente, percorrendo la strada “previsionale” si finirà col calcolare la riduzione di imposta come quella dovuta nell’anno corrente.
Proprio secondo quest’ultimo metodo, quello definito previsionale, è possibile applicare l’aliquota aggiornata alla cedolare secca, tenendo presente, però, che è contemplata la sanzione del 30% nei casi di pagamento inferiore al dovuto.
Nel modello F24, per il pagamento della seconda rata dell’acconto sulla cedolare secca, il codice tributo da inserire è:
1841 – Imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali nonché delle imposte di registro e di bollo, sul canone di locazione relativo ai contratti aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo e le relative pertinenze locate congiuntamente all’abitazione – Art. 3, D.Lgs. n. 23/2011 – ACCONTO SECONDA RATA O ACCONTO IN UNICA SOLUZIONE
1840 – Imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali, nonché delle imposte di registro e di bollo, sul canone di locazione relativo ai contratti aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo e le relative pertinenze locate congiuntamente all’abitazione – Art. 3, D.Lgs. n. 23/2011 – ACCONTO PRIMA RATA
1842 – Imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali, nonché delle imposte di registro e di bollo, sul canone di locazione relativo ai contratti aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo e le relative pertinenze locate congiuntamente all’abitazione – Art. 3, D.Lgs. n. 23/2011 – SALDO
Cedolare secca, il 2 dicembre scadono i termini per il versamento dell’acconto 2013 – di Elisabetta Paladini
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