La concessione di un mutuo non deve mai essere data per scontata, nonostante le continue pubblicità da parte degli istituti bancari possano far pensare il contrario. Concessione mutuo. Le valutazioni della banca
Concessione mutuo. Le valutazioni della banca
In realtà esiste un iter molto dettagliato che viene seguito per valutare una richiesta di mutuo e decidere se erogare o meno l’importo richiesto.
Le banche, infatti, eseguono una serie di ricerche sul cliente che fa richiesta di mutuo per cercare di capire se possa essere una persona affidabile o meno; il primo controllo viene effettuato per quanto riguarda i protesti di eventuali assegni o cambiali pagate in ritardo.
In secondo luogo viene effettuata un’interrogazione degli archivi della Camera di Commercio per vedere se l’aspirante mutuatario possegga o meno delle partecipazioni societarie ed in caso positivo, se tali Società siano in una buona situazione economica.
Superati i primi due passaggi si passa a fare una richiesta alla centrale rischi, meglio nota come CRIF, attraverso la quale viene verificato lo stato creditizio del cliente, o meglio, quali prestiti ha in corso e se sono pagati regolarmente; a volte basta un solo ritardo per far perdere la possibilità di ottenere il finanziamento richiesto.
Ottenuti gli esiti delle prime verifiche, la banca analizza la situazione reddituale del o dei richiedenti che deve risultare stabile e rientrare in determinati parametri (rapporto rata/reddito).
In generale viene richiesto che la rata di mutuo non superi il 30-35% del reddito netto, anche se alcuni istituti di credito arrivano anche fino al 45%, facendo una distinzione tra il prodotto a tasso fisso e quello variabile.
Per spiegarci meglio, se il mutuo è a tasso variabile, il rapporto rata/reddito può arrivare anche fino al 45%, in caso contrario non va oltre il 35%.
Se non viene rispettato questo importante riferimento, la banca richiede un garante o fidejussore, che deve essere comunque un familiare del richiedente, disposto a garantire appunto ad essa la solvibilità del debito, qualora il richiedente non riuscisse a farlo per sopraggiunte difficoltà economiche.
Concessione mutuo. Le valutazioni della banca – di Stefania Guerrera
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