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Contratto d’affitto: quale scegliere?

21 Giugno 2013 by Redazione Lascia un commento

contratto affitto

In seguito alla Legge 431/98, entrata in vigore nel dicembre del 1998, alcune cose sono cambiate riguardo le locazioni ad uso abitativo. Contratto d’affitto: quale scegliere? 

Contratto d’affitto: quale scegliere? Essa, infatti, prevede due canali di contrattazione, il primo, contratto libero, che prevede la possibilità di stipulare un contratto a canone libero, cioè deciso liberamente dalle parti ed a cui viene posto un vincolo della durata minima di 4 anni.

contratto d affittoIl secondo canale, contratti tipo, prevede, invece, 3 tipologie di contratto, ovvero contratto 3+2, contratto transitorio e contratto a studenti universitari fuori sede.

Questi due canali consentono a chi si appresta ad affittare casa, di poter scegliere quale  tipologia si adatta meglio alle sue personali esigenze, sia per la durata, che per gli aspetti economici e fiscali.

Vediamo nello specifico, cosa caratterizza ognuno di essi:

Contratto d’affitto libero

il contratto libero, quello con durata minima pari a 4 anni, prevede il rinnovo automatico per altri 4 anni, la facoltà di recesso da parte del conduttore, in qualunque momento, inviando preavviso almeno 6 mesi prima o per motivi gravi;

Il locatore, da parte sua, può inviare disdetta all’inquilino solo in occasione delle scadenze contrattuali ed inviando sempre raccomandata 6 mesi prima della scadenza dello stesso, soltanto qualora si profilino determinati e validi motivi (secondo quanto previsto dalla Legge);

il canone viene stabilito dalle parti e può essere aggiornato ogni anno in misura pari al 100% dell’indice Istat, mentre l’imponibile dello stesso, dichiarato dal locatore, viene scaricato nella misura del 15% ai fini Irpef.

Contratto d’affitto 3+2

Dei contratti tipo, come dicevamo, fanno parte: il contratto 3+2 di rinnovo automatico, che contempla facoltà di recesso per il conduttore in qualsiasi momento, mentre il locatario può inviare disdetta solo in occasione delle scadenze contrattuali, con raccomandata ed almeno 6 mesi prima della scadenza e sempre se sussistono determinati motivi;

Il canone viene concordato secondo l’Accordo territoriale e può essere aggiornato nella misura del 75% dell’indice Istat;

questo particolare contratto prevede delle agevolazioni fiscali sia nella misura del 15% sul canone imponibile che di un ulteriore riduzione pari al 30%.

Il conduttore stesso beneficia di importanti agevolazioni fiscali per l’immobile destinato a prima casa, ovvero, detrazione Ire pari a 495,80 euro, in caso di suo reddito complessivo non superiore a 15493,71 euro o 247,90 euro, se il reddito è compreso tra la suddetta somma e 30987,41 euro.

Contratto d’affitto ad uso transitorio

Il contratto transitorio ha una durata da 1 a 18 mesi e non è ammesso il rinnovo;

Il canone viene concordato in base a quanto stabilito dagli Accordi territoriali e non sono previste particolari agevolazioni fiscali, per nessuna delle due parti.

Contratto d’affitto per studenti

Infine, il contratto a studenti universitari fuori sede ha una durata da 6 a 36 mesi ed il conduttore deve essere uno studente iscritto ad un corso di laurea o di specializzazione, con sede nel comune ove è ubicato l’immobile, ma non avere la residenza nello stesso;

Egli è libero di recedere dal contratto in qualsiasi momento, inviando raccomandata almeno 3 mesi prima, mentre il locatore non ha facoltà di disdetta;

Il canone viene concordato in base agli Accordi territoriali e può essere aggiornato nella misura massima del 75% dell’indice Istat;

Per questa tipologia di contratto sono previste agevolazioni fiscali per il locatore.

Contratto d’affitto: quale scegliere? – di Stefania Guerrera

Archiviato in:Affitto

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