Quando in casa si presenta un problema di umidità è sempre bene correre ai ripari. Deumidificatori passivi, come contrastare piccoli problemi di umidità.
L’umidità è uno dei problemi che, se non trattato adeguatamente, può provocare dei danni sia alla nostra salute che alla nostra casa. Infatti sia i mobili che i nostri infissi sono soggetti all’attacco di questo fattore, ed è quindi doveroso rimboccarsi le maniche per eliminarlo.
Benché in commercio esistano tanti apparecchi ed elettrodomestici che purificano l’aria riducendo il tasso di umidità presente, come per esempio i classici deumidificatori, esistono anche delle soluzioni meno costose e più pratiche che possono aiutarci a ridurre questo problema senza spendere tanto e senza ingombrarci la casa.
Deumidificatori passivi: cosa sono
I cosiddetti deumidificatori passivi sono la soluzione ideale. Si tratta ovviamente di soluzioni adatte a piccoli ambienti e a problemi di umidità dati dalla condensa, cioè da fattori interni all’abitazione stessa. Sono la scelta migliore nel caso in cui il problema di umidità non è troppo esteso, cioè se è limitato ad un solo ambiente della casa.
Questi deumidificatori passivi si presentano come dei piccoli contenitori in cui è sistemata una sabbia dalle proprietà specifiche, che ha la capacità di attirare e catturare l’umidità.
Nelle confezioni disponibili in commercio si trova sia il contenitore che la sabbia, sono provviste anche di tappo per cui si possono richiudere e conservare senza rovinare le proprietà della sabbia.
Sono adatti a tutti i tipi di stanza e proprio per questo si trovano in diverse dimensioni e concezioni, infatti esistono delle soluzioni specifiche per gli armadi e per le cabine armadio.
Sono reperibili in tutti i negozi specializzati e nei grandi ipermercati e supermercati, e hanno un prezzo notevolmente basso e accessibile.
Deumidificatori passivi: ricaricabili e non
In commercio si trovano due tipologie di deumidificatori passivi: ricaricabili e quelle non.
Quelli ricaricabili, una volta esaurita l’efficacia della sabbia, andranno svuotati dell’acqua accumulata e dovranno essere ricaricati con della soluzione nuova.
Invece, i deumidificatori passivi non ricaricabili, andranno buttati via insieme al contenitore e andranno sostituiti interamente.
In entrambi i due casi la durata della polvere è variabile, ma la durata media si aggira intorno ai 2-3 mesi.
Per chi volesse cimentarsi nella creazione artigianale di un deumidificatore passivo esiste la ricetta. Si possono realizzare utilizzando del semplice sale da cucina utilizzato al posto della soluzione che si trova nei deumidificatori passivi comunemente in commercio.
Il sale, preferibilmente grosso, catturerà e assorbirà l’umidità che si trasformerà in acqua salata. In questo modo il risultato sarà uno scarto totalmente naturale ed ecologico, e sarà anche possibile riutilizzare quest’acqua residua, per esempio per lavare i pavimenti.
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