Deumidificazione: Evacuare l’acqua dalle pareti
Deumidificare le pareti: come fare
La deumidificazione dell’acqua contenuta nelle pareti murarie si effettua con delle procedure di evacuazione della stessa basate sull’aumento delle capacità di evaporazione della muratura oppure utilizzando il principio dell’elettrosmosi.
Deumidificazione: Sifoni e dreni atmosferici
Questo sistema prevede la realizzazione di fori all’interno della parete e l’inserimento di tubi di materiale poroso, metallo forato o materiale plastico, con una pendenza verso l’esterno che varia da 10° a 30°. Così operando si dovrebbe attivare una circolazione naturale tra l’aria esterna
asciutta (più leggera) e l’aria interna umida ( più pesante).
Deumidificazione: Intonaci macroporosi
Questi intonaci hanno una struttura capillare con fori di dimensioni maggiori rispetto ai tradizionali materiali edili ( laterizio, cemento, malte, intonaci classici ). L’aumento delle dimensioni dei pori, si ottiene miscelando ai normali materiali particolari additivi porosi, ciò consente una maggiore capacità evaporativa della muratura.
Durante la risalita capillare lungo i normali materiali della parete, l’acqua scioglie materiali salini che poi vengono depositati nei capillari nella risalita in parete. Il deposito salino, aumentando, gonfia le pareti originando i distacchi murari. Grazie agli intonaci macroporosi gli accumuli si depositano in cavità di dimensioni maggiori, ciò limita le superfici di contatto e quindi abbassa il valore delle micro tensioni interne alla muratura, in definitiva non si hanno rigonfiamenti, distacchi e quindi si hanno dei benefici dal punto di vista strutturale.
Deumidificazione: l’elettrosmosi
Con l’elettrosmosi di può realizzare un’inversione del cammino di risalita capillare dell’acqua.
I metodi che si basano sull’elettrosmosi tendono a realizzare una inversione di polarità, costituendo il polo negativo nel sottosuolo ed il palo positivo nella parete muraria da risanare, al fine di favorire una inversione nella direzione di migrazione dell’acqua.
L’inversione di polarità può avvenire in modo attivo ottenendo la differenza di potenziale mediante una batteria.
Il sistema passivo prevede un collegamento fra i conduttori della parete e la presa di terra in modo da annullare la differenza di potenziale fra la parete e il terreno, bloccando così la risalita capillare dell’acqua.
Il metodo è efficace ma trova dei limiti nel caso di correnti vacanti lungo le murature e qualora gli elettrodi si ossidino.
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