I televisori 4k ormai da qualche anno si sono affiancati al Full HD e ne stanno lentamente prendendo il posto. 4k è la sigla che indica la risoluzione orizzontale di questo tipo di schermi, cioè 4mila pixel. Si tratta di una scelta curiosa, visto che in precedenza si è sempre fatto riferimento alla risoluzione verticale, come dimostrano i 1080p del Full HD. La risoluzione verticale del 4k, giusto per essere precisi, è il doppio, cioè 2160p. La definizione di 4k proviene dal cinema, in quanto in ambito televisivo si fa riferimento all’espressione Ultra HD. La differenza, però, non è solo di carattere terminologico, in quanto i formati grafici sono differenti: si passa, infatti, dai 3840 x 2160 pixel dell’Ultra HD ai 4096 x 2160 pixel del 4l. In sostanza, quando i produttori di televisori scrivono sulle specifiche tecniche 4k in realtà si riferiscono all’Ultra HD, a meno che non sia esplicitamente riportato il contrario.
Il 4k merita un investimento?
Non ha molto senso stabilire a priori se valga la pena oppure no comprare un televisore 4k, dal momento che le variabili in gioco sono molteplici. In linea di massima, il 4k è consigliato a chi desidera comprare un televisore nuovo e non intende rinunciare a uno schermo grande, anche perché è molto probabile che nel giro di pochi anni questo standard venga utilizzato per le riprese delle serie tv e dei film. Tuttavia, c’è da tenere conto anche del budget che si è disposti a investire. Se si ha in mente di acquistare un televisore che non dovrà essere cambiato per almeno una decina di anni, il 4k va bene; se, invece, si tratta di scegliere un modello più piccolo, magari da collocare in cucina o nella camera dei bambini, ci si può accontentare si un Full HD. Ovviamente con il passare del tempo i prezzi dei k4 scenderanno sempre di più, mentre pare assodato che ai Full HD restino ancora pochi anni di vita.
Dove comprare un televisore 4k
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Perché il 4k
Fino a pochi anni fa nel nostro Paese l’offerta di contenuti in questo formato era piuttosto modesta, anche se ora la situazione si sta evolvendo. C’è da considerare, poi, che Youtube già da tempo consente ai propri utenti di uploadare filmati in 4k, mentre su Netflix ci sono sempre più produzioni di questo tipo. Diversi televisori, per altro, consentono di simulare il 4k a partire dal Full HD. Gli sforzi compiuti dai produttori principali sul piano del marketing stanno contribuendo, dunque, al boom del 4k. Non vanno dimenticati, poi, i pregi delle smart tv, che garantiscono un ricco catalogo di contenuti e di servizi per mezzo di programmi e applicazioni da installare sul televisore. Se è vero che già per il formato Full HD c’erano le tv intelligenti, è altrettanto vero che per i televisori con una definizione più elevata l’opzione è ancora più importante, dal momento che lo streaming è la via più semplice per vedere i video in 4k. Sempre a condizione di poter disporre di una connessione a Internet efficiente.
Il contrasto
Uno dei parametri da valutare nella scelta del televisore è il contrasto, che corrisponde alla differenza tra il bianco più chiaro e il nero più scuro che possono essere riprodotti. Al momento il contrasto non può essere definito con la massima precisione per la semplice ragione che non è ancora stato individuato uno standard ad hoc. Per capire se un televisore ha il contrasto che si desidera, può essere utile provarlo direttamente. Attenzione anche alla frequenza di aggiornamento delle immagini: da essa dipende la loro fluidità. Quando è troppo alta, tuttavia, si verifica quello che viene definito soap opera effect, che comunque può essere limitato se si ha la sensazione che le immagini siano addirittura più fluide del necessario.
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