![parquet ecologico](https://sp-ao.shortpixel.ai/client/to_webp,q_glossy,ret_img,w_750,h_394/https://www.tutorcasa.it/wp-content/uploads/2016/01/parquet-ecologico.jpg)
Non tutto ciò che è in commercio è parquet ecologico
Il parquet è un buon isolante, attenua i rumori ed è un baluardo contro l’umidità. Ma se siete alla ricerca di un parquet ecologico, attenzione al legno di cui è composto, al processo di lavorazione e ai trattamenti di finitura.
Importante è scegliere il parquet. Considerate le sigle FSC (Forest Stewardship Council) e PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes), che indicano le certificazioni più accreditate, quelle per il legno derivante da foreste gestite in modo sostenibile: dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Significa che quel materiale giunge da aree in cui si compiono ripiantumazioni. Se proviene dall’Europa si riducono drasticamente le emissioni di gas serra necessarie al trasporto del legno stesso. Il marchio CE attesta la sicurezza del parquet riguardo al rilascio di formaldeide, allaemissione di pentaclorofenolo, alla resistenza al fuoco. Ecco perché dal 1° marzo 2010 solo i parquet con questa marcatura possono essere commercializzati sul mercato dell’Unione europea.
Invece il marchio Ecolabel attesta il ridotto impatto ambientale di un prodotto in tutte le fasi del suo ciclo di vita. Quindi quest’altro marchio europeo comparirà sui pavimenti in legno caratterizzati da un ridotto impatto sulle foreste e sui loro habitat, da consumi ridotti di energia in fase di produzione, nonché da un limitato uso di sostanze pericolose. I parquet Ecolabel sono quelli che hanno comportato minori emissioni nell’acqua e nell’aria e che non mettono a repentaglio la salute nelle case.
Il marchio Ecolabel indica anche che non sono state troppo aggressive le sostanze chimiche usate per proteggere il parquet da funghi e muffe, né che le vernici lucidanti siano pericolose. Anche le vernici sono Ecolabel: atossiche e preferibili quelle all’acqua.
Ma non solo alle vernici bisogna stare attenti, bensì pure alla colla. Se il parquet viene incollato, pratica obbligata anche per la solidità del risultato finale, bisogna considerare che su cento mq di superficie si impiegano 100-150 kg di colla. La minaccia di sostanze tossiche è evidente, come quella costituita dal metanolo che si forma facendo indurire la colla, il che può causare malattie professionali. Dunque si scelgano adesivi senza solventi, quelli a basse emissioni di composti organici volatili (Cov). Se sulle confezioni non compaiono il teschio, la croce di sant’Andrea, la lettera T (Tossico), XN (nocivo), N (dannoso per l’ambiente acquatico il cui simbolo è un pesce morto), allora si può procedere.
Sicuri siamo se compare l’etichetta dei marchi Ecolabel e Nordic Ecolabel, garanzia di severi criteri ecologici e di qualità.
Dunque, controlliamo sempre la scheda di sicurezza dei prodotti.
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