Le impastatrici planetarie. Chi ama la cucina e la pasticceria sa quanto sia faticoso lavorare, per esempio, il pane: dopo pochi minuti i polsi cominciano a far male e con l’età il dolore peggiora.
Le impastatrici planetarie.
Il problema diventa ancora più pesante quando si deve cucinare in grandi quantità, sia perché abbiamo molte bocche da sfamare sia perché abbiamo poco tempo e siamo soliti congelare nel freezer i pasti pronti per la settimana. Per questi motivi il mercato ci offre una vasta gamma di impastatrici planetarie, di diversi modelli e con capacità di carico differenti.
L’impastatrice è un elettrodomestico con un corpo ancorato alla superficie attraverso piedini a ventosa e contenente il motore, da cui dipende tutto il funzionamento della macchina; un braccio se-movibile su cui si inseriscono i vari ganci adatti a lavorare i diversi tipi di impasto; una ciotola la cui capienza dipende dalle nostre esigenze.
Le impastatrici planetarie.
Quando ci accingiamo all’acquisto di un’impastatrice planetaria dobbiamo stare attenti che essa sia durevole, robusta e solida, poiché andrà a lavorare degli impasti anche molto duri. Dobbiamo poi controllare che abbia numerose velocità di lavorazione, possibilmente anche quella alternata, poiché ogni impasto richiede una (e spesso più d’una!) specifica lavorazione.
Una impastatrice base ci viene a costare poco più di un centinaio di euro e ci offre una ciotola con una capacità di 4 o 5 l, dalle 6 alle 10 diverse velocità, un gancio per impastare impasti duri come pasta all’uovo, pizza, pane, croissant, una frusta piatta per impasti teneri come frolla, paste montate, lavorazione di ripieni e una frusta per montare panna, meringhe, maionese e salse varie.
Questo è però solo un punto di partenza e chi può permettersi di investire più soldi si porterà a casa macchine infinitamente migliori che diventeranno un aiuto indispensabile in cucina.
Le impastatrici planetarie.
Il primo accessorio che si può guadagnare è un coperchio para-schizzi da inserire sopra il cestello e che aiuterà a non sporcare i muri della propria cucina. Nonostante possa sembrare superfluo al primo utilizzo senza si capirà la sua importanza.
Salendo di prezzo possiamo ottenere un cestello frullatore da inserire sopra il braccio della nostra impastatrice; il torchio per vari tipi di pasta (spaghetti, spaghettini, lasagne, pappardelle, pennette); il tritacarne col dispositivo per il riempimento dei salsicciotti; la gelatiera; la sfogliatrice.
Le impastatrici planetarie.
In poche parole una spesa maggiore ci permette di portare a casa più elettrodomestici, con il vantaggio del tutto-in-uno.
Due avvertenze:
– le impastatrici planetarie, generalmente, visti i motori incorporati, sono sorprendentemente rumorose.
– se decidete di comprare online delle impastatrici americane (le famose Kitchenaid) pensateci due volte. In Italia la corrente viaggia a 230 volt, in America a 120. Ciò significa che per non far fondere la macchina Made in USA dovrete comprare un trasformatore. Non finisce qui però: in America la frequenza è di 60 hertz, in Italia di 50, ciò comporta una perdita di potenza nella macchina di circa il 20%.
Le impastatrici planetarie – di Michela Dumasi
Lascia un commento