Inquilini in nero? affitto ridotto all’osso. Sembrerebbe un sogno, ma oggi si può, basta informarsi sul decreto legislativo n. 23/2011, articolo 3, commi 8 e 9, e si potrebbe riuscire a pagare veramente una cifra irrisoria per il proprio appartamento in “affitto”.
Tale beneficio è, in breve, la ricompensa che l’Agenzia delle Entrate offre al cittadino che ha avuto il “coraggio” , a suo beneficio, di denunciare una situazione scorretta. Tale denuncia contribuisce alla diminuzione dello sgravio fiscale di cui oggi tutta l’Italia parla: L’EVASIONE.
Facciamo un esempio: i locatori che non hanno regolarizzato la situazione degli inquilini che stanno nella loro abitazione da tempo, e, che si trovano in quel determinato lasso di tempo che intercorre tra il rinnovo e le trattative, lasciando passare troppo tempo, al solo scopo di intascarsi il denaro non gravato, possono essere denunciati dai loro inquilini, che per contro, ne trarranno benefici.
La legge è chiara, e afferma che i proprietari delle case in affitto hanno avuto tempo fino al 6 giugno 2011 per usufruire dell’opzione chiamata “cedolare secca” e quindi registrare il contratto d’affitto regolarmente. Dopo tale data, tutti gli inquilini in nero, che ritengono di essere stati danneggiati, possono usare un arma che va a loro favore e del loro borsello.
Basta rivolgersi all’Unione Inquilini, presso la propria città o nella città più vicina, e in tale sede si può procedere alla denuncia del proprietario di casa; i dati dichiarano che sono molti gli inquilini che si stanno rivolgendo agli avvocati per sporre denuncia. La legge è dunque dalla parte degli inquilini, ma non tutti la conoscono e sanno come poterla utilizzare.
Una volta denunciato, il proprietario è costretto a registrare un contratto di locazione di 4 anni, rinnovabile di altri 4 anni ( 4+4 ) ad un prezzo inferiore del 90% del prezzo del normale affitto. Cioè, se prima un inquilino pagava 1000 euro al mese per l’affitto dell’appartamento, ora ne dovrà pagare solo 100 euro, ciò è anche tutto regolare e a norma di legge.
Ovviamente gli inquilini devono dimostrare di essere a pieno titolo i veri inquilini dell’appartamento in questione, dimostrandolo con qualsiasi tipo di prova (meglio se è scritta), come una bolletta intestata a nome loro, giunta nel domicilio in questione, oppure mostrare una ricevuta recente del pagamento dell’affitto.
Meglio non incorrere in brutte esperienze burocratiche, o meglio ancora non contattare nessun avvocato se non si è in grado di fornire una prova certa, innanzitutto perché le spese, invece che diminuire, aumenterebbero, e il gioco quindi, non varrebbe la candela e poi perché verremo sfrattati, pur magari avendo ragione sulla questione e volendo dare un contributo alla legge.
E’ importante sottolineare che, questo appena descritto è solo uno dei modi per arrivare ad ottenere la registrazione del contratto, anche perchè non sempre è necessario passare attraverso una causa. Le prove possono essere portate direttamente all’Agenzia delle Entrate di competenza, che ci fornirà un modulo da compilare, e se tutto è in perfetta in regola, scatterà in automatico la registrazione del contratto di locazione 4+4.
Stefania Saba
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