Stendere l’intonaco sulle pareti può essere un lavoro alla portata di tutti se si tratta semplicemente di interventi di ripristino. L’intonaco
Qualora occorra intonacare intere pareti è preferibile affidarsi a professionisti del mestiere.
All’esterno,l ’intonaco ha la funzione di realizzare una finitura estetica, di proteggere le strutture murarie dagli agenti atmosferici; per questo l’intonaco deve avere la proprietà di assorbire l’acqua e restituirla velocemente all’aria e deve avere una buona permeabilità al vapore.
Per ciò che concerne l’interno del fabbricato, l’intonaco ha la funzione di assorbire l’umidità superficiale delle pareti, evitando la condensa ed il gocciolamento; inoltre, serve per consentire alle pareti di essere tinte.
L’intonaco normalmente si compone di tre strati: il rinzaffo, l’arriccio ed il velo. Alcune volte però vengono stesi solo i primi due strati.
Il rinzaffo, che è il primo strato di intonaco, ha uno spessore di circa 1-2 cm e viene steso gettando la malta con la cazzuola. Viene usata una sabbia piuttosto grossa per avere una superficie rugosa ma sempre ben livellata. Appena asciugato il primo strato, si stende il secondo.
L’arriccio ha uno spessore di pochi millimetri e viene applicato direttamente sullo strato di rinzaffo. Con l’applicazione dell’arriccio si ha l’intonaco grezzo o rustico.
Il velo, ossia il terzo strato di intonaco, ha la funzione di rifinire la superficie. Questo tipo di intonaco può essere applicato con varie varianti; ad esempio è possibile usare la malta di gesso (per interni) al posto della malta di calce e/o cemento.
E’ consigliato stendere almeno due strati di intonaco al fine di evitare il fenomeno delle fessurazioni. La malta da intonaco deve essere preparata a secco, mescolando i componenti e aggiungendo l’acqua che permetta di ottenere un impasto sufficientemente sodo.
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