Il punto di riferimento all’interno del corpus di norme del settore degli infissi è la norma UNI EN 14351-1:2006+A1 sulla marcatura CE
La marcatura CE definisce le caratteristiche tecniche dei prodotti, iter e modalità per conseguire la certificazione CE.
Una finestra o una porta esterna pedonale priva di caratteristiche di resistenza alle fiamme e tenuta al fumo oggi vengono indubbiamente penalizzate se prive della marcatura CE che, dal 2010, rappresenta un elemento imprescindibile per l’immissione del prodotto sul mercato e per la sua libera commercializzazione.
Ma quali i benefici provenienti da questa etichettatura? Ritenuta una specie di “patente” del prodotto all’interno del mercato europeo, la Marcatura CE si può confondere per un vincolo che porta inevitabilmente ad un appiattimento dei prodotti. A rifletterci meglio può rivelarsi un’occasione da cogliere per tutti, grazie ad alcuni aspetti positivi.
Quali? Analizziamone almeno tre.
Innanzitutto l’inquadramento normativo viene tradotto in un linguaggio comune a tutti. Ciò agevola il consumatore finale dal momento che permette lo svolgersi di un paragone tra i prodotti in direzione di una maggiore chiarezza e trasparenza.
Poi perché permette di valorizzare alcuni punti di forza del serramento nei confronti dei concorrenti, evidenziando le migliori prestazioni anche in rapporto al contesto edilizio e alle condizioni ambientali.
Infine, l’applicazione delle norme si configura come una forma di tutela per il produttore e per il venditore: rifarsi ad esse in fase di negoziato garantisce contro eventuali liti future.
I provvedimenti derivanti dal sistema normativo però non terminano qui: nel settore dei serramenti sono allo studio altre idee che confermeranno come d’ora in poi l’intero settore verrà definitivamente regolamentato.
Marcatura CE per porte e finestre: quali benefici? – di Redazione
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