Al fine di finanziare la riforma del mercato del lavoro è stata prevista una tassazione maggiore per le case affittate e per le auto. Meno detrazioni sugli affitti.
Meno detrazioni sugli affitti. Questo significa che vi saranno sconti minori non solo per le case in affitto e le auto aziendali, ma anche per i biglietti aerei e ciò allo scopo di coprire i costi del DDL lavoro.
La stangata colpisce però non tutti i proprietari di case affittate, ma solo quelli che non hanno optato per la cedolare secca. Infatti, per essi è stato previsto una diminuzione della detrazione forfettaria dal 15 al 5%.
Così, se nel 2011 la cedolare secca era stata introdotta al fine di limitare l’imposizione fiscale a carico dei proprietari, l’effetto è stato esattamente l’opposto. Infatti, in tal modo sono stati diminuiti i vantaggi fiscali per coloro che affittano case a canone calmierato a vantaggio del mercato libero; inoltre, sono stati favoriti i proprietari con redditi elevati e coloro che hanno scelto il libero mercato, a danno di coloro che invece hanno redditi più bassi e che hanno optato per il canone concordato.
MENO DETRAZIONI SUGLI AFFITTI.
Ora però il problema non riguarda chi ha optato per la cedolare e chi no, ma chi ha scelto il canone concordato e chi il libero mercato. Il prelievo è sui canoni liberi.
In ogni caso, il maggior prelievo sulle case affittate doveva rimanere nel settore casa per finanziare le politiche sulla casa e non essere utilizzato per finanziare il mercato del lavoro.
Anche per le auto aziendali concesse ai dipendenti è stata prevista una riduzione della detrazione fiscale dal 90 al 70%, mentre per quelle usate da commercianti, artigiani e professionisti per l’esercizio di un impresa lo sconto scende dal 40 al 27,5%.
Per ciò che concerne poi i biglietti aerei, dal 1° luglio 2013 vi sarà un aumento di 2 euro a passeggero dovuto all’aumento dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco.
MENO DETRAZIONI SUGLI AFFITTI.
Ritornando al problema delle case affittate, si può riassumere che a seguito dell’introduzione dell’IMU vi è stata una stangata per i proprietari di case che le affittano a canone concordato; ora la stangata riguarda le case affittate a canone libero. Infatti, la diminuzione della detrazione forfettaria dal 15 al 5% comporta un aumento delle imposte sugli affitti a canone libero di circa il 10%.
Ciò porterà molto probabilmente la maggior parte dei proprietari di case a scegliere la cedolare secca, mentre coloro che non ne avranno la possibilità perché non rientrano nei requisiti previsti dalla cedolare dovranno subire gli aumenti.
MENO DETRAZIONI SUGLI AFFITTI – di Redazione
Lascia un commento