Mutuo per la casa 2012. In un periodo di crisi come quello che l’Europa sta attualmente attraversando si delinea uno scenario particolare in materia di mutui.
Infatti, da un lato chi ha già sottoscritto un mutuo a tasso variabile si trova davanti importi più leggeri rispetto al passato, dall’altro chi deve ancora stipulare un mutuo ed è in procinto di farlo si trova davanti uno spread molto elevato.
Tale scenario si è delineato nell’estate del 2011 quando si ferma la risalita dei tassi Euribor legati ai mutui a tasso variabile e aumentano invece i ricarichi praticati dagli istituti di credito sui nuovi prodotti ancora da sottoscrivere.
Proprio quest’aumento dei ricarichi praticati dalle banche porta la Banca centrale europea ad abbassare i tassi di interesse a breve termine con la conseguenza che nel 2012 le famiglie che hanno sottoscritto un mutuo indicizzato per la casa si troveranno a pagare circa il 2,5% in meno rispetto a quanto pagato nel 2011. In più godono del fatto di avere sul prodotto finanziario già sottoscritto uno spread abbastanza basso che si aggira intorno all’1,5%.
Diversa è la posizione di coloro che non hanno ancora stipulato un mutuo e che si trovano a farlo nei prossimi periodi del 2012. Infatti, essi avranno a che fare con dei ricarichi superiori al 3%.
Lo spropositato aumento dello spread (i ricarichi effettuati dalle banche) è la conseguenza dei maggiori e sempre crescenti costi di raccolta del denaro che le banche devono affrontare in un periodo di crisi come quello che l’Italia sta affrontando. Per tale motivo, coloro che possono cercano di rimandare la scelta della sottoscrizione di un mutuo per la casa a quando vi saranno tempi migliori.
Infatti, anche se allo stato attuale i tassi di interesse sono abbastanza competitivi (tasso variabile intorno al 4% e tasso fisso intorno al 6%), lo spred è elevato. Per cui chi stipula oggi con questi tassi si troverà poi in questa situazione: nel momento in cui anche i tassi Euribor ritorneranno a salire ed ad attestarsi intorno ai valori normali, lo spread rimarrà comunque quello attuale; la conseguenza è che il prodotto sottoscritto in questo 2012 di crisi si rivelerà di poco concorrenziale.
Oltre allo spread elevato, altra conseguenza della crisi economica è che le banche stanno diventando molto più selettive e negano l’accesso al credito ai clienti che risultano meno affidabili. Inoltre, tendono anche a rifiutare mutui aventi una durata troppo lunga nel tempo oppure a rifiutare mutui a clienti che chiedono una somma di denaro elevata rispetto al valore della casa.
In ogni caso, la buona notizia per tutti è che le famiglie che si trovassero in difficoltà nel pagamento delle rate di mutuo, possono di nuovo contare sul Fondo di Solidarietà per i mutui prima casa che è stato rifinanziato dal Governo Monti con 20 milioni di euro.
Si ricorda che tale Fondo permette a chi ha perso il lavoro o abbia avuto altri eventi negativi di chiedere una sospensione dei pagamenti delle rate di mutuo fino a 18 mesi. Il Fondo era rimasto senza risorse nel dicembre scorso e rischiava di chiudere i battenti per quest’anno.
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